La scomparsa di Denise Pipitone, oltre ad essere un mistero, un 'cold case' e un caso giudiziario, sta diventando un caso mediatico. È sorta una disputa a distanza tra il giornalista Carmelo Abbate, la mamma di Denise, Piera Maggio e con lei Giacomo Frazzitta, il legale che la affianca nella ricerca della verità da molti anni. Ad accendere la miccia è stato un tweet in cui l'opinionista di Quarto Grado solidarizza con Anna Corona e Jessica Pulizzi.

Carmelo Abbate se la prende anche con il vescovo che ha parlato della scomparsa di Denise Pipitone

Lo scorso mercoledì, Abbate ha tweettato parole che hanno provocato reazioni e polemiche. Anna Corona e Jessica Pulizzi, a suo dire, sarebbero vittime di tortura mediatica, e solo per ottenere ascolti televisivi e like. Nel testo ha fatto in parte riferimento al vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, che ha lanciato un appello affinché si rompa il muro dell'omertà, e parli chi sa la verità sulla scomparsa di Denise Pipitone avvenuta 17 anni fa.

La posizione di Anna Corona è stata archiviata, Jessica Pulizzi è stata assolta in Cassazione, ma per Abbate le due sarebbero 'lapidate' perché ancora sospettate della sparizione di Denise Pipitone: "Ci mancava solo il vescovo, il quale non ha niente di meglio da fare.

Anna Corona e Jessica Pulizzi sono vittime di tortura mediatica, alimentata ad arte e consumata per ragioni di share e like. Fermatevi fino a quando siete in tempo, o qualcuno si farà del male".

Dieci giorni fa, gli inquirenti hanno fatto ispezioni nell'ex casa di Anna Corona e nel garage condominiale. Corona si è fatta intervistare da Quarto Grado sostenendo di essere sotto attacco mediatico.

A chi l’accusa di aver rapito Denise Pipitone, ha detto: "Anche io chiedo la verità. E anche la mia famiglia la chiede". La vicenda di Denise Pipitone è trattata abitualmente a Quarto Grado.

Piera Maggio: 'Da vittime ci fanno passare per carnefici'

Non si è fatta attendere la replica social dell'avvocato Frazzitta: Il legale ha scritto in un post: "Ciò che mi è poco chiaro è chi dovrebbe farsi male?

Cosa vuol dire? Questa minaccia è rivolta certamente verso Piera Maggio e coloro che lavorano per la verità, credo sia estremamente grave! Poiché è evidente che il male dovrebbe provenire solo da una parte ossia quelle persone che si sentono accusate. Noi non stiamo accusando nessuno, noi stiamo facendo indagini difensive e la procura le proprie indagini. Se le persone di cui parla questo signore possono farci del male, e lui lo sa, dovrebbe andare a riferirlo in procura e non lanciare messaggi pericolosi diretti ad istigare violenza".

A proposito della lettera anonima ricevuta mercoledì scorso, per ciò che vi è descritto, il legale accantonerebbe Jessica Pulizzi, Anna Corona e gli altri, a favore di persone che sono nuove "nella misura in cui il fatto impone di guardarle sotto una nuova luce".

Ma il contesto è sempre quello di Mazara del Vallo, non si parla di un evento negativo, né di un luogo dove cercare Denise. E neppure si parla di nomadi, altro tema tirato spesso in ballo. La lettera racconta un avvenimento che era nel fascicolo della vecchia inchiesta, di cui non si è mai parlato a livello mediatico, che coinvolgerebbe più persone. "È il tassello di un puzzle, si deve indagare, ma secondo me non siamo lontanissimi dal contesto familiare".

In un video social, infine, Frazzitta ha detto che se Abbate è garantista, allora il garantismo vale verso tutte le parti processuali, non per una sola. "Questa persona continua a impervesare su Mediaset, e Mediaset non prende provvedimenti.

Diffideremo Quarto Grado a parlare ancora di Denise Pipitone. Abbate deve chiarire chi è che si farà male e soprattutto il male che si farà, fa minacce mafiose. Non è facile - ha concluso Frazzitta - c'è un clima mafioso, c'è un clima omertoso, abbiamo paura"

Sulla sua pagina Facebook, infine, Piera Maggio ha condiviso le foto di entrambi gli interventi, per scrivere poi che ognuno sceglie da che parte stare, ma senza oltrepassare limiti consentiti. Ha ribadito che non cerca vendetta, solo verità e giustizia per Denise, ma "da vittime ci vorrebbero far passare per carnefici”.

Denise, tema della domenica televisiva

Via tweet, Abbate ha spiegato che il suo bersaglio erano in realtà i media accaniti contro le due donne e non Frazzitta o Maggio, persone che il giornalista non aveva mai nominato.

Oggi, ospite di Domenica live, ha dissentito in maniera animata dall'ex procuratore capo di Marsala, Alberto Di Pisa secondo il quale "a Mazara del Vallo c'è stato un muro di gomma, un'omertà assoluta".

Per Di Pisa, il rapimento di Denise trova la sua motivazione, riconosciuta anche nella sentenza di Cassazione, nell'odio che Anna Corona nutriva per Piera Maggio. Frazzitta, ospite a Domenica In, ha detto: "Era mezzogiorno, possibile che nessuno ha visto niente? Mandateci altre lettere anonime, ma spiegateci". Poi l'appello all'autore della lettera anonima: "Continua ad aiutarci".

Nota di correzione 17/05/2021: Questo articolo è stato aggiornato perché una precedente versione non forniva una spiegazione asettica dei fatti.