Nel caso di Denise Pipitone ieri, 10 maggio, si era aperto un nuovo capitolo, ma sembrerebbe già chiuso. Aveva riacceso le speranze una segnalazione che conduce in Calabria, a Scalea. All'attenzione degli inquirenti, una 19enne di origine romena, sulla quale sono state fatte verifiche.

La segnalazione è arrivata all'indomani della riapertura dell'indagine sulla scomparsa nel 2004 della bambina a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. La procura di Marsala intende verificare intercettazioni mai analizzate o non approfondite, capire se i sospetti di insabbiamenti e manipolazioni delle indagini fatte in passato siano fondati.

Denisa non sarebbe la piccola Denise

"Non sono io Denise Pipitone", la smentita è arrivata proprio dalla 19enne romena Helena Denisa ai microfoni di Chi l'ha visto? e della trasmissione Pomeriggio Cinque, intervistata oggi da Barbara D'Urso. Si era sparsa la notizia che una ragazza potesse essere Denise Pipitone, sembrava avesse la stessa età - in realtà Denise oggi sarebbe 21enne - la stessa cicatrice sotto un occhio, quasi lo stesso nome. Dopo il precedente della Denise 'russa', si tratterebbe, però, di un altro buco nell'acqua.

Delle analogie facevano ben sperare, ma gli inquirenti hanno affrontato il caso con la dovuta prudenza. La segnalazione era arrivata prima da una parrucchiera, poi dalla titolare di un compro oro di Scalea.

La parrucchiera ha telefonato ai carabinieri dopo aver visto la ragazza romena passare davanti al suo salone con alcune persone rom. Colpita dalla somiglianza con Denise, ha iniziato a dialogare con lei, promettendole un lavoro nel suo locale.La parrucchiera ha parlato poi dei capelli colorati della ragazza, chiedendole se avesse voglia di tingerli di un altro colore.

La ragazza, allora, è entrata nel salone dove è continuata la chiacchierata. La parrucchiera era stata colpita anche dal labbro inferiore uguale a quello di Piera Maggio. La 19enne ha raccontato di essere nata in Romania da genitori entrambi romeni che sarebbero morti, di chiamarsi Denisa, di essere in Italia dal 2009 e di abitare a Cosenza.

Portata in caserma, ha mostrato sia la carta d'identità italiana che romena ed è stata identificata.

Frastornata dall'improvvisa esposizione mediatica, la 19enne non si è sottratta alle verifiche. Oltre a fornire i nomi dei genitori e informazioni utili a ricostruire il suo passato, ha dato la disponibilità a fare il test del Dna per confermare che non è lei la ragazza che tutti cercano. "Non avendo precedenti e non essendo ricercata non sapevo neanche io cosa pensare", ha detto a commento dell'accaduto.

La pista milanese

Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, ha accolto la notizia della segnalazione con molta cautela ed ha commentato: "Lasciamo approfondire a carabinieri e Procura, presto avremo dei riscontri".

Piera Maggio, abituata da anni alla giostra delle segnalazioni, dopo aver ricevuto la chiamata dalla Calabria, non è parsa rassegnata ma neanche speranzosa.

Proprio Frazzitta ha chiesto di concentrare le indagini sulla pista milanese. Un mese dopo la scomparsa a Mazara del Vallo di Denise, fuori da una banca a Milano fu vista una bambina con una rom. A girare un breve video fu una guardia giurata, Felice Grieco. Anche quella bambina aveva una cicatrice sotto l'occhio e pare si chiamasse Danase. "Non sappiamo se la bimba ripresa a Milano fosse Denise, ma è importante trovare la nomade che era con lei. Se la trovassimo almeno potremmo toglierci questo dubbio", ha detto il legale.

Ex procuratore Di Pisa: 'La bimba a Milano è Denise'

Durante la puntata di oggi del programma Storie Italiane di Rai1, è stata trasmessa l'intervista all'ex procuratore capo di Marsala, Alberto Di Pisa. All'epoca della scomparsa di Denise, conduceva le indagini. Secondo lui, "al 90% la bambina vista a Milano è Denise Pipitone per tanti motivi: la somiglianza fisica, il taglio che aveva sulla guancia sinistra e l’accento siciliano". Per Di Pisa, in base a un’intercettazione in cui Jessica Pulizzi afferma di averla portata a casa di qualcuno, si presume che abbia prelevato la bambina, che questo qualcuno l’abbia consegnata a qualcun altro per poi cederla ai nomadi.

Di Pisa ha chiarito che Denise ancora oggi viene cercata viva perché non c'è nulla che faccia pensare altro.

La chiave del mistero sarebbe in ambito familiare. Resta per l'ex procutore un indizio di una bugia: Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, il giorno del rapimento della bambina, intorno alle 12 si allontanò improvvisamente dal suo posto di lavoro nella lavanderia di un albergo dopo aver ricevuto una telefonata dalla figlia Jessica e fece firmare la nota di servizio alle 15 a una collega per far credere d'essersi allontanata a quell'ora. La donna ha sempre giurato di essere rimasta in lavanderia fino alle 15:30.