"Sono stato e sono il suo papà". Ai microfoni di Quarto Grado, trasmissione di Rete 4, Toni Pipitone, ex marito di Piera Maggio, ha parlato di Denise Pipitone e ha ricordato il giorno in cui è scomparsa. L'uomo, non è il padre naturale della piccola, ma l'ha comunque sempre considerata una figlia, tant'è che le ha dato il suo cognome e di fatto l'ha riconosciuta.

Nella serata di ieri, venerdì 14 maggio, Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, facendo il punto sulle indagini - che nelle ultime settimane sono riprese con vigore - hanno dedicato ampio spazio al caso di Cronaca Nera nel corso della trasmissione Mediaset.

Toni Pipitone ricorda Denise

"Io sono Pipitone, la bambina è Pipitone: Denise è mia figlia e me la devono riportare indietro”. Toni, l'ex marito di Piera Maggio, si è sfogato così ai microfoni di Quarto Grado. "La bimba per me stravedeva - ha ricordato l'uomo - la portavo in spiaggia, in giro per Mazara del Vallo ed insieme abbiamo vissuto dei bellissimi momenti". Poi, ha aggiunto; "Fino all'ultima notte ha dormito con me, mi ripeteva che mi voleva bene e che non sarei mai morto". "Con me era sempre allegra e si divertiva". ha aggiunto chiedendosi come potrebbe non considerarla sua figlia.

Denise nacque il 26 ottobre 2000 da Piera Maggio e da Pietro Pulizzi. All'epoca, i due erano amanti: Piera, infatti, era sposata con Toni Pipitone, mentre Pietro era legato ad Anna Corona, dalla quale ha avuto due figlie. Toni, comunque, si è sempre comportato da padre con Denise e la piccola, al momento della sua scomparsa da Mazara del Vallo, avvenuta il 1° settembre 2004, viveva con lui, con la madre e con il fratellino Kevin.

La scomparsa di Denise

La bimba è scomparsa nel nulla mentre giocava davanti all'abitazione della nonna materna alla quale era stata affidata, Le ricerche vennero attivate immediatamente, ma non portarono mai a nulla di concreto. Toni, in trasmissione, è tornato con la mente a quel giorno di fine estate di 17 anni fa ed ha spiegato che non era assolutamente preparato ad un evento simile.

“Non c’era nulla - ha precisato - che poteva indurmi a pensare a qualcuno che mi avrebbe portato via Denise, non c'era niente del genere nella mia mente: quella mattina, come ogni giorno ho lavorato. La sera continuavo a studiare e a lavorare: ero stanco, sfinito”. L'uomo ha anche riferito che Denise non era abituata a stare con chi non conosceva ed ha ribadito di non sapere nulla riguardo ad eventuali contatti con Anna Corona o con sua figlia Jessica Pulizzi. Le due donne, come è noto, nonostante illazioni e sospetti, non risultano imputate in alcun crimine.

Toni Pipitone, dopo aver sottolineato che la figlia non è stata più vista da nessuno dalle 11:30 del 1° settembre 2004, ha spiegato che quel giorno, dopo essere salito sul suo fuoristrada ha cercato la ragazzina per tutto il paese.

"Le piste erano tante - ha dichiarato - si andava a cercare nei pozzi, nella campagne, dai Rom, ovunque, ma le indagini sicuramente sono state organizzate male”. Poi, amaro, ha concluso: “In quel momento, io non ho sospettato di nessuno, so solamente che mi manca la bambina e non so chi è stato. Se Denise si trova, io devo essere presente. Sono stato e sono il suo papà".