Sono in corso le ispezioni dell'ex appartamento di Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi. La procura di Marsala le ha disposte per verificare presunti lavori edili condotti sulla casa, disabitata da tempo e mai ispezionata nel 2004. Intanto, fonti investigative smentiscono all'Ansa che siano in corso ricerche del corpo di Denise. Nella serata del 5 aprile di Chi l'ha visto verranno dati tutti i dettagli sull'argomento.

Ispezione in corso per verificare lavori di ristrutturazione edile

Secondo fonti di stampa delle scorse ore, sarebbero arrivate al Palazzo di giustizia segnalazioni da parte di un anonimo riguardanti strani lavori di ristrutturazione e una botola che porterebbe a uno scantinato nell'ex appartamento di Anna Corona, ex moglie del padre naturale di Denise Pipitone.

Le segnalazioni farebbero riferimento alla presenza del cadavere della piccola Denise celata da un muro costruito appositamente nell'abitazione. Tale indiscrezione non ha trovato alcuna conferma dalla Procura ed è stata smentita da fonti investigative che siano in corso ricerche sul corpo. La procura di Marsala, infatti, ha disposto l'ispezione dell'ex appartamento di Anna Corona, ufficialmente "per verificare lo stato dei luoghi e se sono stati effettuati lavori edili". L'ispezione è in corso proprio in queste ore da parte dei Carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale. L'edificio, non più appartenente ad Anna Corona ma ad una famiglia residente all'estero, risulta da tempo disabitato.

Ulteriori dettagli verranno forniti nel corso della puntata di Chi l'ha visto in onda in diretta da Mazara in prima serata il 5 maggio. Intanto, il vescovo di Mazara del Vallo, Mons. Domenico Mogavero, davanti all'ex abitazione di Anna Corona ha dichiarato: "Attendiamo riscontro, noi continuiamo a pensare che Denise sia viva e prima o poi qualcuno ce la renderà".

L'appartamento mai ispezionato nel 2004

Ricordiamo che l'appartamento di Anna Corona non sarebbe mai stato ispezionato al momento della scomparsa di Denise nel 2004: i carabinieri infatti, per errore, avrebbero condotto le indagini in un altro appartamento, non appartenente ad Anna Corona. Un insieme di errori condotti riscontrati nelle indagini del 2004 hanno portato alla decisione di ritornare sul caso della piccola Pipitone.

Sospette sono risultate, ad esempio, le 1233 telefonate intercorse tra Anna Corona e la donna legata a un commissario di polizia. La spinta alla ripresa delle indagini, dopo ben 17 anni dalla scomparsa, è dovuta anche alla vicenda, raccontata dalla televisione russa, di Olesya Rostova, il cui gruppo sanguigno non è risultato essere quello di Denise.