Il signor Franco era ingegnere. L'uomo, rientrato dalla Germania, aveva fatto domanda nel 2019 per la pensione di cittadinanza. L'uomo è però venuto a mancare lo scorso 17 marzo. Franco è morto a Roma. L'Inps, apprendendo della scomparsa dell'uomo, ha di conseguenza negato il rinnovamento del sussidio al diretto interessato, per ovvie ragioni, ma ha paradossalmente invitato l'estinto a presentarsi in ufficio per eventuali chiarimenti.
L'istituto guidato da Pasquale Tridico ha precisato al destinatario che avrebbe potuto proporre istanza motivata di riesame entro trenta giorni dalla missiva inviatagli.
Franco aveva lavorato all'estero diversi anni, ma non aveva messo da parte molti contributi. Dal 2019 beneficiava della pensione di cittadinanza. Come ricordato dalla stessa Inps all'interno della lettera, l'uomo aveva chiesto aiuto ad aprile dello stesso anno e, come da legge, ogni dodici mesi avrebbe dovuto rinnovare la domanda inviando l'opportuna documentazione.
Inps: sussidio non rinnovato perché il beneficiario è morto
Franco è morto a Roma lo scorso marzo. Una volta preso atto della dipartita dell'ingegnere, l'Inps ha redatto una lettera indirizzata al defunto avvertendolo che non avrebbe avuto più diritto alla pensione di cittadinanza. La missiva ha la firma del direttore Angelo Franchitti.
In essa viene precisato come lo stesso Franco, non più in vita, ha il diritto, entro trenta giorni, di presentare un'azione giudiziaria contro tale disposizione in rispetto delle forme di rito e nei termini di legge previsti "dandone notifica a questa sede".
Aspetta ancora una sepoltura
Pur essendo morto dallo scorso 17 marzo, Franco risulterebbe ancora in attesa di una sepoltura.
Il corpo dell'ingegnere è stato cremato dopo due mesi dal decesso e i suoi cari stanno aspettando che vengano loro consegnate le ceneri del caro estinto. Lo scorso 24 maggio, la precitata lettera dell'Inps è giunta presso la cassetta della posta del palazzo in cui Franco risiedeva quando era ancora vivo. Alla fine del messaggio, l'Istituto Nazionale Previdenza Sociale non ha mancato di inviare al defunto "distinti saluti".
Gli uffici a disposizione del defunto
Nella lettera viene ricordato all'ingegnere deceduto come gli uffici dell'Inps sono a sua disposizione per ogni informazione. Come se questo non bastasse, nella missiva viene suggerito a Franco di visitare il sito ufficiale dell'Inps dove è possibile trovare l'elenco completo degli uffici dell'istituto presenti in Italia. Sempre la lettera consiglia, in alternativa, di informarsi chiamando al numero 803614 (telefonata gratuita) oppure chiamare da cellulare al numero 06164164 precisando come un operatore sarà sempre disponibile per notizie e informazioni.