Passi in avanti nel completamento dello strumento del Reddito di cittadinanza nella direzione di intraprendere un'attività autonoma, anche regolata da partita Iva, arrivano dal recente decreto ministeriale che dà attuazione al bonus Inps fino a 4.680 euro a sostegno dei percettori dell'indennità.

Ai beneficiari, infatti, può essere riconosciuto un importo addizionale, versato dall'Inps in un'unica soluzione, che può arrivare fino al limite massimo di 780 euro per sei mensilità. Poche novità, invece, arrivano sulla riforma del Rdc e, in particolare, sulle politiche attive della ricerca di un impiego o di un nuovo lavoro per i 3 milioni e 360mila beneficiari totali, pari a 1.405 milioni di nuclei familiari.

Bonus fino a 780 euro mensili a chi percepisce il RdC: i requisiti per fare domanda Inps

  • bonus Inps: il beneficio cumulato può essere richiesto da uno dei componenti della famiglia che già riceve il RdC;
  • chi richiede il beneficio addizionale non deve aver cessato un'attività autonoma o di impresa o una cooperativa nel corso dei 12 mesi precedenti;
  • è necessario che altri componenti della famiglia non richiedano l'incentivo o non ne abbiano già fatto domanda.

Riforma RdC: politiche attive per la ricerca di un lavoro

Pochi passi avanti, invece, sono stati fatti sulla riforma del Reddito di cittadinanza sul fronte dell'occupazione o della ricerca di un nuovo lavoro alle dipendenze. Le politiche attive, destinatarie di 4,4 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, stanno mostrando lentezza nel creare le condizioni ideali per la ricollocazione dei lavoratori che abbiano perso il lavoro, soprattutto alla luce delle misure adottate dalla legge di Bilancio 2021.

Infatti, nella Manovra di fine anno erano stati stanziati 500 milioni di euro nell'ambito del programma React-Eu per l'estensione dell'assegno di ricollocazione ai disoccupati Naspi da almeno 4 mesi e ai lavoratori ricadenti in determinate condizioni, tra le quali proprio il percepire il Reddito di cittadinanza.

Tarda ad arrivare il decreto attuativo della misura previsto per il 1° marzo 2021, soprattutto per l'impasse nella quale è capitata l'Anpal, l'Agenzia per le politiche attive del lavoro, i cui vertici saranno azzerati e l'agenzia commissariata secondo quanto prevede il recente decreto Sostegni bis.

Ricollocazione lavoro ai percettori di Reddito di cittadinanza e Naspi: le politiche del 2021

L'assegno di ricollocazione finora non ha trovato l'attuazione necessaria affinché (anche) i percettori del Reddito di cittadinanza potessero essere coinvolti in percorsi di formazione personalizzati per la ricerca di un'occupazione attraverso l'assegnazione di un voucher, da 250 a 5.000 euro a contratto firmato, da spendere presso i centri pubblici per l'impiego o le agenzie per il lavoro accreditate.

Molte attese sono riposte al programma "Gol" relativo alla occupabilità dei lavoratori, siano essi disoccupati, cassaintegrati o giovani Neet, che percettori di Reddito di cittadinanza. Il programma, rientrante nelle politiche del Pnrr, dovrebbe andare a pieno regime nel quarto trimestre del 2021 e coinvolgere circa tre milioni di persone nell'erogazione di servizi di formazione e di ricollocamento lavorativo. Tuttavia, mancano ad oggi un centro unitario e la necessaria collaborazione tra le regioni, condizioni che permetterebbero al progetto di decollare attraverso un sistema informativo unitario capace di far convergere domanda e offerta di lavoro.