I primi risultati dell’autopsia sui resti di Luana D’Orazio chiariscono la dinamica dell’incidente che ne ha causato il decesso. L’operaia di 22 anni è morta sul colpo, senza avere sofferto, a causa delle gravissime fratture riportate non appena è stata inghiottita da un macchinario tessile dell’azienda in cui lavorava, a Montemurlo, in provincia di Prato.
Secondo gli esperti il “politrauma fratturativo toraco-polmonare” non ha lasciato scampo alla giovane, che è stata risucchiata mentre si trovava alle spalle oppure di lato rispetto ad un orditoio ed è finita sotto il rullo.
Nelle scorse ore il medico legale Luciana Sonnellini, che ha ricevuto l’incarico dalla procura di Prato, coordinata da Giuseppe Nicolosi, ha effettuato l’esame autoptico sulle spoglie di Luana presso l’ospedale di Pistoia, alla presenza dei periti nominati dalle parti.
Nei prossimi giorni saranno effettuate ulteriori perizie per chiarire la dinamica del decesso di Luana
Secondo gli esperti, non è ancora del tutto chiaro da che parte il macchinario abbia agganciato Luana: la ragazza poteva essere posizionata di spalle oppure di lato rispetto all’orditoio, che in quel momento era funzionante e che non si è fermato in seguito all’incidente. Per avere certezze su questo particolare bisognerà aspettare qualche giorno, quando un consulente della procura realizzerà una specifica perizia, insieme agli ingegneri nominati dai legali dei due indagati – la titolare della fabbrica in cui la vittima lavorava e il tecnico che si occupava della manutenzione degli impianti – e dall’avvocato dei familiari della giovane.
Inoltre nelle prossime ore sarà esaminato anche il filmato realizzato dai vigili del fuoco durante le operazioni di recupero del corpo, rimasto incastrato nel rullo. Infine tra due mesi è attesa la relazione conclusiva del medico legale incaricato, con tutti i risultati definitivi degli esami svolti.
Si indaga sulla saracinesca sollevata nell’orditoio che ha provocato il decesso di Luana
Nel frattempo si continua ad indagare sull’accaduto: in particolare si stanno effettuando in queste ore diversi accertamenti sulla saracinesca di protezione dell’orditoio, che al momento dell’incidente era inspiegabilmente alzata. Inoltre si vuole chiarire nome mai le cellule fotoelettriche, che avrebbero dovuto immediatamente fermare il macchinario, non siano entrate in funzione.
A quanto pare anche un altro orditoio presente nell’azienda tessile avrebbe una saracinesca che rimarrebbe sempre alzata o che addirittura sarebbe stata rimossa del tutto. Quindi prende sempre più piede l’ipotesi di una modifica strutturale alle apparecchiature: in questo caso si tratterebbe di una manomissione molto grave, perché l’utilizzo di quella saracinesca avrebbe sicuramente salvato la vita a Luana.
La presenza di Monica Guerritore ai funerali di Luana D’Orazio
Al termine dell’autopsia, la salma è stata restituita ai familiari della giovane, madre di un bambino di cinque anni. Ai funerali, che si terranno ad Agliana in provincia di Pistoia, parteciperà anche l’attrice Monica Guerritore, come rappresentante di tutto il mondo dello spettacolo: infatti l’operaia tessile sognava una carriera nel cinema.
In un messaggio pubblicato sull’edizione cartacea della Nazione, Guerritore ha spiegato di aver parlato con la madre della giovane vittima, una donna “dolce e fortissima”, che ora l’aspetta alle esequie, perché “Luana sarebbe stata tanto felice” di questa vicinanza nel giorno dell’estremo saluto, anche in memoria del desiderio della 22enne di fare l’attrice.