Una donna è stata uccisa dall’ex marito, una guardia giurata: l’ultimo episodio è accaduto nel primo pomeriggio di venerdì 7 maggio a Torino. Si è trattato di un vero è proprio agguato, scattato verso le 14, quando Angela Dargenio, 48 anni è stata raggiunta da diversi colpi di pistola sparati dal coniuge, Massimo Bianco, 50 anni. Il vigilante si è appostato sul pianerottolo di casa e ha atteso che la vittima facesse ritorno a casa dopo avere fatto la spesa; così, quando l’ascensore si è aperto, dopo una breve discussione, ha fatto fuoco contro l’ex moglie, originaria come lui di Manduria, in provincia di Taranto.
Sono stati esplosi almeno otto colpi di arma da fuoco, cinque dei quali sono andati a segno, ferendo gravemente la 48enne, che è deceduta prima di arrivare in ospedale.
La guardia giurata era andata a vivere al piano di sopra, nello stesso condominio dell’ex moglie
Dopo aver sparato all’ex moglie, la guardia giurata è tornata nel suo appartamento. Infatti la coppia si era separata lo scorso dicembre ma, contro la volontà della donna, il cinquantenne non si era allontanato di casa, andando a vivere in un appartamento al piano di sopra dello stesso condominio, in corso Novara, al quartiere Barriera di Milano, nella periferia nord-ovest di Torino. Il vigilante aveva trovato la scusa di voler rimanere vicino ai figli, una giovane di 25 anni e un ragazzo 16enne.
Quindi, dopo l'agguato, la guardia giurata si è chiusa nella sua abitazione al quinto piano ed ha aspettato la polizia. Angela è stata colpita da distanza ravvicinata con cinque colpi, sparati dalla Smith & Wesson che l’ex marito deteneva regolarmente in quanto pistola di servizio. Le condizioni della donna sono subito apparse molto gravi: nonostante i tentativi di rianimarla da parte del personale del 118 accorso sul posto, per la 48enne non c’è stato nulla da fare.
La guardia giurata ha messo in atto un agguato contro la vittima
A dare l’allarme sono stati i vicini di casa: sul posto sono giunti gli agenti della volante, che hanno subito fermato il responsabile. Da quel che risulta nelle prime indagini, la guardia giurata sembrerebbe aver premeditato l’agguato. È rimasto sorpreso da quanto accaduto anche il compagno della figlia della coppia, genitori di un bimbo, che abitano nell’appartamento attiguo a quello della madre al quarto piano.
Il giovane ha spiegato come i rapporti tra i due ex non sembravano particolarmente difficili. “È stato come un fulmine a ciel sereno – ha dichiarato al giornale – tuttavia per me si tratta di un gesto premeditato da tempo”. Fino a qualche mese fa marito e moglie vivevano insieme al figlio 16enne nell’abitazione di famiglia; da un paio di mesi la guardia si era trasferita al piano di sopra, contro la volontà della 48enne, che voleva essere più indipendente.
Alcuni testimoni hanno parlato dei rapporti difficili tra la guardia giurata e l’ex moglie
Altri testimoni hanno descritto le crescenti difficoltà tra la vittima e l’ex marito, soprattutto negli ultimi tempi. Infatti Angela, dopo 25 anni di matrimonio, voleva cambiare vita, non sopportando più di stare insieme alla guardia che lavorava di notte e dormiva di giorno, costringendo la moglie a sobbarcarsi tutte le difficoltà familiari: la 48enne si era operata agli occhi, per non dover più utilizzare gli occhiali, era dimagrita, voleva fare una nuova vita.
Tuttavia il vigilante non avrebbe preso bene questi cambiamenti: da qui la decisione, tanto avversata dalla 48enne, di rimanere a vivere nello stesso condominio, forse per controllarla meglio. Ora le indagini su questa vicenda di Cronaca Nera, coordinate dalla pm Francesca Traverso, dovranno chiarire se il cinquantenne abbia davvero pianificato il delitto dell’ex moglie.