Antonio e Federico Ciontoli si sono presentati in carcere alcune ore dopo la lettura della sentenza di Cassazione. Antonio, ex militare, è stato condannato a quattordici anni per l'omicidio di Marco Vannini, suo figlio Federico a nove anni e quattro mesi. L'uomo ha chiesto al direttore del carcere di Rebibbia di poter stare nella stessa cella del figlio. Per questioni di protocollo, la richiesta è stata tuttavia rifiutata. Padre e figlio sono stato portati presso il centro clinico di Rebibbia, qui passeranno un periodo di isolamento per alcuni giorni in rispetto del protocollo anti Covid-19.
Antonio e Federico avrebbero visto la tv durante le prime ore di permanenza in carcere. La moglie di Antonio, Maria Pezzillo e la figlia Martina (un tempo fidanzata di Marco) si trovano anche loro a Rebibbia, ma nella sezione femminile del carcere. Risultano anche loro in quarantena, in infermeria. Madre e figlia potranno dormire nella stessa cella.
Marco Vannini: tutta la famiglia Ciontoli condannata
Con la lettura della sentenza, i giudici della Cassazione hanno messo la parola fine alla vicenda di Marco Vannini. Il giovane bagnino morì a soli 20 anni presso la villetta della famiglia Ciontoli a Ladispoli. Era il 2015. Una caso durato quasi sei anni, caratterizzato da cinque sentenze: una di primo grado: due di Appello e due di Cassazione.
Antonio Ciontoli dovrà scontare quattordici anni di reclusione per omicidio volontario. Lo sparo è stato colposo, a detta dei giudici, tuttavia, il comportamento di Antonio nel ritardare i soccorsi è stato interpretato come doloso. Un ritardo attuato in maniera del tutto consapevole. Se i Ciontoli non avessero temporeggiato, secondo le perizie, è molto probabile che Marco si sarebbe salvato.
Le condanne dei famigliari di Ciontoli
I famigliari di Antonio Ciontoli, ovvero la moglie Maria Pezzillo e i figli Martina e Federico, sono stati condannati a nove anni e quattro mesi per concorso semplice in omicidio volontario. Secondo i giudici hanno aiutato Antonio in maniera volontaria. C'è stata comunque una modifica da parte della Corte di Cassazione rispetto alla sentenza d'Appello bis: da "anomalo" ora si parla di "concorso semplice".
Nonostante ciò, l'entità della pena per Martina, Federico e la loro madre Maria, non è cambiata.
La testimonianza delle Iene
Marina Conte, madre di Marco Vannini, in seguito alla lettura della sentenza di Cassazione, ha dichiarato che è stata fatta giustizia nei confronti di suo figlio Marco. Confermate le pene alla famiglia Ciontoli decise durante le sentenza d'Appello bis. Lo staff del programma Mediaset Le Iene aveva recentemente contattato Antonio Ciontoli, ma alla fine non si è presentato all'appuntamento, nonostante la sua iniziale intenzione di parlare. Sempre alle Iene, poco prima della sentenza, la mamma di Marco aveva ammesso di essere più agitata rispetto "alla volta scorsa". I giornalisti del programma di Italia 1 avrebbero avuto uno scambio di messaggi con Ciontoli prima che andasse in carcere: l'ex militare avrebbe incolpato loro di non aver aiutato nel ricercare la verità.