Nella giornata di lunedì 7 giugno 2021, la giudice per le indagini preliminari Carla Scheidle ha deciso di accogliere la richiesta d'archiviazione della posizione di Martina, l'amica 41enne di Benno Neumair. La giovane commessa di origine argentine, poche ore dopo il delitto di Peter Neumair (63 anni) e di Laura Perselli (68 anni) trascorse la notte con il supplente di matematica reo confesso e, ignara di quello che era accaduto nella villetta di via Castel Roncolo, a Bolzano, per pura cortesia gli lavò alcuni abiti. La notizia di Cronaca Nera, nelle scorse ore, è stata confermata anche dalla redazione di "Chi l'ha visto?".
Il programma Rai, in un primo momento, si era interessato della misteriosa sparizione dei coniugi Neumair.
Archiviata la posizione dell'amica di Benno
Qualche settimana fa, la procura di Bolzano, ha chiesto di procedere con l'archiviazione della posizione di Martina, la giovane di Ora (comune alle porte del capoluogo altoatesino) indagata per favoreggiamento lo scorso gennaio. Stando a quanto emerso dalla lunga e delicata attività investigativa coordinata dai pm Igor Secco e Federica Iovene, l'amica di Benno Neumair, tuttavia, non avrebbe avuto nulla a che fare con l'uccisione dei due insegnanti di liceo in pensione e sarebbe stata all'oscuro di tutto. La Gip Carla Scheidle ha ora deciso di archiviare la posizione della giovane.
Benno, la sera del 4 gennaio, dopo aver ucciso con un cordino d'arrampicata prima papà Peter e poi mamma Laura, si liberò dei corpi gettandoli nel fiume Adige e poi, come se nulla fosse successo, andò a casa da Martina e vi trascorse la notte. I due giovani, come ricostruito anche da "Chi l'ha visto?" avevano iniziato a frequentarsi ad inizio dicembre 2020.
Martina lavò i vestiti di Benno
Il giovane, attualmente rinchiuso nel carcere di Bolzano, si presentò da Martina un po' in ritardo, ma la ragazza non ci fece particolarmente caso. Quindi, mentre lei finiva di preparare la cena, Benno si fece una doccia lasciando alcuni abiti in bagno, per terra. La ragazza, per gentilezza, si offrì di lavarglieli e l'indomani mise in lavatrice tre diverse t-shirt, un paio di jeans, una maglia tipo polo, una felpa con il cappuccio di colore grigio ed un paio di calzini sportivi.
Poi, ripose tutto in un armadio.
Il 18 gennaio, Benno venne indagato a piede libero per duplice omicidio ed occultamento di cadavere ed il giorno seguente i carabinieri del Ris eseguirono una perquisizione nell'appartamento di Martina domandole se aveva degli oggetti o dei vestiti appartenenti al 30enne appassionato di fitness. La ragazza però, forse per paura, disse di no mentendo di fatto agli inquirenti.
Tuttavia, la commessa, pochi giorni dopo, il 22 gennaio, dopo essersi consultata con un legale si presentò in procura a Bolzano consegnando gli abiti di Benno Neumair. In sua difesa, Martina, affermò di non aver parlato prima in quanto spaventata dalla vicenda nella quale, suo malgrado, era rimasta coinvolta. I capi d'abbigliamento, consegnati, ovviamente, sono stati oggetto di accertamenti ed esami, ma da quanto si apprende, non sono state trovate macchie ematiche o riconducibili al delitto.