La piena confessione dell'assassino di Chiara Gualzetti, un coetaneo, di un anno appena più grande di lei che tra un mese avrebbe compiuto 16 anni, non placa il dolore della famiglia della ragazza, né la ricerca di senso dopo il "gesto disumano". L'ha uccisa domenica 27 giugno dopo averle dato appuntamento sul limitare di un boschetto poco distante dalla casa di lei, un villino in viale dell'Abbazia a Monteveglio, nel bolognese. I due hanno fatto 900 metri a piedi, finché il ragazzo l'ha accoltellata e l'ha finita picchiandola. Il corpo della ragazza è stato ritrovato dopo oltre 24 ore, lunedì alle 16.
Restano forti dubbi sul movente, e non solo da parte degli investigatori. Il reo confesso ha tirato in ballo demoni, una voce superiore che l'avrebbe spinto a uccidere. Il papà di Chiara, Vincenzo Gualzetti, non si dà pace, chiede verità, teme che non avrà giustizia e che la sua unica figlia sia morta per niente.
Il papà di Chiara non crede ai 'demoni'
"Il diavolo si era impossessato di me, mi spingeva a fare del male, sempre di più. Per questo lo ho uccisa", ha rivelato Andrea, questo il nome del minore reo confesso, agli inquirenti. Domenica mattina, alle 9, Chiara è uscita di casa felice di incontrare quel ragazzo. Le piaceva e si fidava di lui. Quella mattina, lo ha seguito con trepidazione nel parco dell'abbazia, attirata dalla promessa di un regalo.
Lui le ha teso una trappola: l'ha fatta girare e l'ha colpita alle spalle più volte. Chiara ha tentato inutilmente di difendersi: lo dimostra il ritrovamento di una ciocca di capelli dell'aggressore tra le sue mani.
I due adolescenti si conoscevano da tempo, erano iscritti alla stessa associazione di tiro con l'arco, una passione che li accomunava.
"Chiara era una persona buona, si fidava di tutti", ha riferito suo padre al Tg1. Anche lui, da genitore, si fidava di quel ragazzo. Gli aveva insegnato il mestiere di elettricista, dopo che a scuola non era voluto andare più. "Conoscevo questo Andrea che ha fatto lo stages con me - ha detto Vincenzo - non ha mai dimostrato né demoni né spiriti.
Sarà, forse, uno dei primi alibi che si sta creando".
Andrea: 'Dall'età di 12 anni sono indemoniato'
"Dall'età di 12 anni sono impossessato del demonio. Non sopportavo più Chiara, si era invaghita di me. Le ho dato coltellate e calci in testa, era fastidiosa", ha detto Andrea. Oggi, 30 giugno, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, ha confermato e ampliato il racconto già reso ai carabinieri di Borgo Panigale e al magistrato della procura per i minorenni, Simone Purgato. Il ragazzo resta nel carcere minorile del Pratello, a Bologna: il gip ha convalidato il fermo e riconosciuto l'aggravante dell'omicidio premeditato.
Avrebbe già tentato di uccidere la coetanea nei giorni precedenti, avrebbe desistito perché con loro ci sarebbero stati altri amici.
Avrebbe esternato agli amici il piano criminale, ma nessuno gli avrebbe creduto. "Ho ucciso Chiara sperando che il diavolo mi lasciasse in pace per un po'", aveva scritto nelle chat l'adolescente dai capelli tinti di biondo e di rosso che si sarebbe sentito come un personaggio della serie di Netflix che seguiva,‘Lucifer'. Chat che poi ha cancellato e che hanno permesso di arrivare a lui.
Molto lucido nella ricostruzione dei fatti, il suo racconto è lacunoso e contraddittorio per ciò che riguarda il movente. La stessa lucidità ha connotato i suoi comportamenti dopo il delitto: oltre a cancellare le chat, è tornato a casa e ha risposto al cellulare come se nulla fosse. Gesti ponderati non compatibili con la follia secondo Giovanni Annunziata, difensore della famiglia della vittima.
Durante la perquisizione in casa, gli inquirenti hanno trovato l'arma del delitto, un coltello da cucina ancora insanguinato, abiti insanguinati, il cellulare di Chiara di cui Andrea voleva disfarsi. "Faremo una perizia psichiatrica nei confronti del ragazzo fermato. Bisogna vedere quanto c’è di costruito nel dire che sentiva ‘voci superiori’ che gli hanno detto di uccidere", hanno riferito dalla Procura per i minorenni. La perizia è stata chiesta anche da Tanja Fonzari, avvocato del minore. L’autopsia sul corpo di Chiara è fissata per venerdì.
Fiaccolata per Chiara
Oggi nel comune di Valsamoggia di cui il borgo fa parte è stato proclamato il lutto cittadino. Per stasera, dalle 20 e 30 è stata organizzata una fiaccolata, annunciata sui social dal sindaco, Daniele Ruscigno.
L'iniziativa intende ricordare Chiara, ma è "anche l'occasione per abbracciare la famiglia e stringersi intorno a loro come comunità in un momento così doloroso", ha riferito Ruscigno.
Nel 2018, Valsamoggia fu sconvolta da un analogo precedente: il 16enne Giuseppe Balboni fu ucciso a colpi di arma da fuoco da un coetaneo per futili motivi, e il suo corpo nascosto in un pozzetto per otto giorni