È stato convalidato nelle scorse ore il fermo e disposta la custodia cautelare in carcere per il giovane reo confesso dell'omicidio - avvenuto nel bolognese - della sedicenne Chiara Gualzetti.

Riconosciuta anche l'aggravante della premeditazione a carico del minore.

L'omicidio

La ragazza, uscita di casa domenica mattina 27 giugno, per incontrare un ragazzo di un anno più grande di lei, è stata brutalmente uccisa in località Monteveglio in provincia di Bologna, nel parco dell'Abbazia e ritrovata cadavere lunedì 28 giugno.

Il suo assassino ha confessato di averle inferto diverse coltellate al petto e di averla presa a calci: secondo le ricostruzioni Chiara è morta proprio per quattro profonde coltellate al collo e al petto e per i calci in faccia ricevuti dal suo carnefice, riportando serie conseguenze emorragiche che le sono state letali.

La premeditazione

Il giovane assassino reo confesso aveva portato con sé un grosso coltello da cucina e da questa circostanza è emersa la contestazione dell'aggravante della premeditazione da parte della Procura per i minorenni di Bologna.

Il ragazzo, nel corso della sua confessione ai carabinieri di Borgo Panigale e al PM Simone Purgato, ha riferito che Chiara lo infastidiva perché si era invaghita di lui. Inoltre avrebbe aggiunto di aver commesso l'efferato omicidio della ragazza perché delle voci interiori demoniache glielo avrebbero ordinato.

Domenica mattina i due si erano dati appuntamento per una escursione: la ragazza nelle chat confessava al suo amico di sentirsi triste e di voler farla finita e lui le aveva risposto che l'avrebbe aiutata, ma Chiara non poteva immaginare "come", era convinta di andare solo ad un appuntamento.

Il cellulare della ragazza, è stato ritrovato dagli inquirenti su indicazioni dell'omicida e acquisito agli atti: ora il suo contenuto dovrà essere attentamente scandagliato e valutato.

Lo stesso lavoro di attenta disamina sarà fatto su telefono, tablet e pc sequestrati a casa dell'assassino, insieme agli indumenti insanguinati e all'arma del delitto.

L'ordinanza di convalida del fermo

Nel tardo pomeriggio di questo mercoledì 30 giugno è arrivata l'ordinanza di convalida del fermo e l'ordine di custodia cautelare in carcere del giovane omicida di Chiara Gualzetti.

Il Gip del tribunale per i minorenni di Bologna ha adottato questa decisione accogliendo le richieste della Procura, all'esito della relativa udienza svoltasi questa mattina.

Il giudice ha anche riconosciuto e confermato l'aggravante della premeditazione.

Gli atti di indagine della Procura consistono nell'ordine di perizie medico-legali e nel conferimento di perizie tecniche per le analisi sui dispositivi elettronici sequestrati, ma verranno sentiti anche gli altri minori coinvolti nel gruppo di conversazione della chat di whatsapp.

La difesa del ragazzo, invece, ha annunciato che chiederà una perizia psichiatrica per lo stesso, onde accertare la sussistenza della sua capacità di intendere e di volere al momento dell'omicidio.