Pochi giorni prima della sparizione, Saman Abbas era andata dai carabinieri. Ai militari la ragazza aveva detto che i suoi genitori sarebbero rientrati in Pakistan, ma lei non avrebbe avuto intenzione di seguirli. In quell'occasione, la 18enne aveva precisato di non sentirsi in pericolo a casa sua e che avrebbe riottenuto il passaporto in un modo o nell'altro. Saman si sarebbe sentita tranquilla fino al 10 giugno, data in cui la sua famiglia sarebbe tornata nella sua terra natale.

La giovanissima aveva inoltre detto ai carabinieri che se i suoi l'avessero obbligata ad andare con loro, lei li avrebbe avvisati.

La più grande paura della ragazza era tornare in Pakistan. I carabinieri avevano cercato di convincere Saman a non tornare a casa, ma era stato tutto inutile, nonostante gli stessi militari avevano promesso alla giovanissima nuovi documenti. La 18enne era convinta che potesse riprenderli da sola e che si sentiva tranquilla, almeno fino al 10 giugno.

Saman Abbas: le confidenze ricevute dal luogotenente Lufrano

Era il 22 aprile, le confidenze di Saman Abbas riassunte poc'anzi erano state ricevute dal luogotenente Pasqualino Lufrano, attivo in qualità di comandante presso la stazione di Novellara, in provincia di Reggio-Emilia. Saman si trovava in comunità, ma l'aveva abbandonata lo scorso 11 aprile.

Nove giorni dopo aveva raggiunto Novellara. Pasqualino Lufrano è stato uno degli ultimi inquirenti con cui la ragazza ha parlato. Il militare, ricostruendo le settimane precedenti alla sparizione della 18enne pakistana, ha dichiarato che in quell'occasione la stessa gli aveva detto di sentirsi tranquilla e che la situazione non lasciasse presagire nulla di allarmante.

Il comandante Lufrano ha precisato che la ragazza avrebbe rifiutato diverse proposte di aiuto, tra cui quello di riavere i documenti. A detta di Lufrano sarebbe stato fatto tutto ciò che era possibile fare. Saman era una ragazza maggiorenne e il suo è stato un allontanamento volontario.

Aveva lasciato la comunità in cui era ospitata

Lo scorso 11 aprile, Saman Abbas aveva lasciato la comunità del Bolognese in cui si trovava sotto protezione dopo la denuncia fatta nei confronti dei suoi genitori. La famiglia di Saman voleva che la ragazza si sposasse con un suo cugino, un ragazzo di circa dieci anni più grande di lui. Lei aveva rifiutato quel matrimonio combinato, in quanto amava un altro. Era rientrata a casa a Novellara lo scorso 20 aprile. Al momento non si sa cosa abbia fatto Saman in questo buco di tempo. Un'incognita ancora da chiarire. È probabile (ma non sicuro) che la ragazza fosse andata dal fidanzato pachistano, che non abita in Emilia Romagna e che non era ben visto dalla famiglia di lei.