Piera Maggio l'aveva accusato di non aver fatto il padre durante la trasmissione Ore 14, in onda su Rai 2. La madre della bambina scomparsa 17 anni fa Mazara del Vallo aveva riservato parole pesanti nei confronti di Toni Pipitone sottolineando che aveva deciso di far chiarezza sul suo rapporto con l'ex dopo aver parlato con il figlio, Kevin. "È stato via per sette anni, di mio figlio si è occupato Piero Pulizzi".

A distanza di pochi giorni è arrivata la piccata replica di Toni Pipitone nel corso della puntata del 2 luglio di Quarto Grado. "Amavo tantissimo la mia famiglia.

Avevo chiesto a Piera di raggiungermi in Toscana ma non l'ha voluto fare. Ogni mese inviavo i soldi, volevo il meglio per loro" - ha affermato l'ex marito di Piera Maggio che ha aggiunto di aver seguito gli sviluppi dell'inchiesta sulla scomparsa attraverso il suo legale.

Toni Pipitone: 'Mi sono trasferito in Toscana per garantire un futuro migliore alla mia famiglia'

Durante l'intervista concessa all'inviata di Quarto Grado Toni Pipitone ha affermato di non avere nulla da rimproverarsi sia come padre che come marito e di aver scritto una lettera per far capire all’Italia quanto voleva bene alla sua famiglia. "Non sono abituato a rendere pubbliche dichiarazioni, ad apparire in tv e a parlare della mia vita privata.

La scomparsa di mia figlia Denise ha cambiato la mia vita, mi ha spezzato il cuore” - ha precisato l'ex marito di Piera Maggio.

“Amavo tantissimo la mia famiglia e amo i miei figli. Nel 1998 per rendere più agiata la vita di mia moglie e di Kevin sono partito per la Toscana" - ha aggiunto Toni Pipitone sottolineando che era l'unico modo per garantire ai suoi cari un futuro sereno.

"Avevo la possibilità di guadagnare di più visto che a Mazara non c’era questa possibilità e lì ho lavorato come muratore. Ogni mese inviavo dei vaglia, in pratica quasi l’intero compenso che percepivo. Lavoravo tutto il giorno perché volevo far star bene la mia famiglia e migliorare la situazione economica”.

L'ex marito di Piera Maggio: 'Ogni mese mandavo i soldi, lei non si è voluta trasferire'

Toni Pipitone ha riferito di non aver mai abbandonato la sua famiglia. "Quando sono partito Kevin aveva appena quattro anni e Denise non era ancora nata. Nel 1999 volevo portare la mia famiglia con me e vivere la loro quotidianità ma non ci sono riuscito. I miei sacrifici sarebbero stati ripagati dalla loro presenza e dal loro affetto ma Piera non si è voluta trasferire perché non voleva lasciare la sua casa a Mazara” - ha precisato l'ex marito di Piera Maggio che durante l'intervista concessa a Quarto Grado ha ribadito più volte che amava profondamente la sua famiglia. "Tornavo tre volte all’anno in Sicilia ed ero felice di ritrovare i miei affetti.

Lo sono stato ancora di più quando ho appreso dalla gravidanza di Denise che è venuta alla luce il 26 ottobre 2001. Quando arrivai in ospedale era già nata ma ero comunque contento".

Nel 2002 Toni Pipitone decise di tornare definitivamente in Sicilia per vivere al fianco della moglie e dei figli. “Il 1° settembre 2004 mi è crollato il mondo addosso con la scomparsa di Denise: ho perso la famiglia e mio figlia. Per me è iniziato un momento molto buio, mi sono sono sentito solo e abbandonato" - ha aggiunto l'ex marito di Piera Maggio che ha fatto chiarezza anche sulla questione relativa alla mancata presenza in aula durante il processo a carico di Jessica Pulizzi . "Sono rimasto in silenzio ma mai assente in questa storia e ho partecipato ai tre gradi di giudizio con il mio legale che mi ha sempre informato su tutto in questi 17 anni. Oggi grazie a mia moglie Marisa sono un uomo più consapevole. Ora mi affido alla magistratura ed alle nuove indagini” - ha chiosato Toni Pipitone.