Le restrizioni per la pandemia si sono allentate, è arrivata l'estate e le abitudini sono cambiate: nel frattempo però si sono "aggiornate" anche le tecniche di truffe telematiche messe in atto da professionisti del mestiere.

A lanciare l'allarme delle truffe online è la Polizia postale, con il dirigente capo della regione Emilia-Romagna, Geo Ceccaroli.

Truffe online, la polizia postale lancia l'allarme

Il capo della Polizia postale dell'Emilia Romagna lancia l'allarme sull'aumento di truffe telematiche messe in atto da finti broker o da profili fake sui social, in particolare femminili: "I criminali della rete hanno orientato le nuove truffe a distanza verso forme di comunicazione più tradizionali, come quelle telefoniche.

In particolare da utenti con prefisso in Regno Unito (+44)".

Nell'ultimo periodo, è boom di finti broker che promettono grossi e rapidissimi guadagni a fronte di investimenti minimi. Ma anche di profili social fake, generalmente femminili, che agganciano la vittima su Telegram o Whatsapp con una scusa e che, dopo qualche tempo, chiedono foto spinte, per poi ricattare la vittima di turno minacciando di divulgarle online.

Esiste poi lo smishing, tecnica secondo cui un numero che pare quello della banca compare sul telefono della vittima: con pretesti vari vengono chieste le credenziali d'accesso e, una volta ottenute, i truffatori avviano bonifici online e svuotano i conti.

Finte truffe telematiche, l'ultimo caso a Bologna con una farmacia

La settimana scorsa una farmacia di Bologna si è vista ripulire il conto di 870mila euro, con bonifico via home banking. Gli agenti della Polizia postale sono riusciti a recuperare la somma di denaro in meno di 48 ore, prima che finisse sul conto irlandese cui era destinata.

Le parole del farmacista derubato: "Non sappiamo come siano entrati nel sistema, ma quel furto avrebbe messo in ginocchio la farmacia. Mi sono accorto che qualcosa non andava il venerdì sera, non riuscivo a concludere una transazione online. Il lunedì poi l'amara sorpresa: qualcuno era riuscito a farsi girare il codice d'accesso al conto e l'aveva svuotato.

Per fortuna tutto è finito bene: ringrazio la Polizia Postale e l'avvocato che mi ha seguito".

Sempre più spesso si ricevono chiamate da finti broker

Per quanto riguarda le truffe dei finti broker, ecco la dinamica: il finto analista convince il cliente a fidarsi usando termini tecnici e mostrandogli portali online, fasulli, in cui monitorare l'incremento dei capitali investiti. Ma quando si vuole interrompere il rapporto, il truffatore prova prima a proporre altri investimenti e poi sparisce.

In generale è bene essere prudenti verso le offerte troppo allettanti e tutelare la propria intimità e non inviare foto compromettenti online. Nel dubbio è possibile contattare la Polizia postale, anche online.