Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi (43 anni) e papà del piccolo Gioele (4 anni), non riesce a darsi pace. A quasi un anno di distanza dalla scomparsa e dalla morte della moglie e del figlio, il deejay siciliano si è sfogato affermando che si è trattata di una "messinscena criminale": "I due corpi sono stati spostati". ha quindi precisato. Sul caso di Cronaca Nera sta indagando il Procuratore Capo della Procura di Patti, Angelo Vittorio Cavallo.

Spostati i corpi di Gioele e Viviana

Nei giorni scorsi Daniele Mondello, raggiunto dai cronisti de La Stampa, ha ripercorso la tragedia che il 3 agosto 2020 ha colpito la sua famiglia e gli ha portato via per sempre la moglie Viviana ed il figlioletto Gioele.

Il Dj hardstyle non ha mai accettato l'idea che la compagna abbia ucciso il loro bimbo e poi si sia tolta la vita gettandosi da un traliccio dell'alta tensione nei boschi di Caronia.

"È una messinscena criminale - ha dichiarato - fatta per inscenare il suicidio, per depistare le indagini e per allontanare le responsabilità dai veri colpevoli". Daniele, infatti, si è detto convinto del fatto che qualcuno abbia spostato i corpi di Viviana e Gioele nel luogo dove sono stati rinvenuti a diversi giorni di distanza. I resti della 43enne di origine torinese, infatti, vennero ritrovati l'8 agosto, mentre quelli del bambino furono individuati il 19 agosto, ad una distanza di quasi 1000 metri in linea d'aria.

Il criminologo non crede che Viviana abbia ucciso Gioele

Al momento i corpi di mamma e figlio sono ancora sequestrati. Tuttavia, nei giorni scorsi, il Procuratore Capo della Procura di Patti ha annunciato che entro la fine del mese di luglio le salme verranno riconsegnate ai familiari che, finalmente, potranno organizzare i funerali e dare degna sepoltura a Viviana Parisi ed al piccolo Gioele.

Al momento, però, nonostante le indagini e le perizie (depositate solo parzialmente), la scomparsa e la morte di mamma e figlio rimangono un vero e proprio mistero. Nessuno ha saputo ricostruire cosa sia realmente accaduto dopo l'incidente stradale lungo il viadotto Pizzo Turda dell'autostrada A20, all'altezza dell'abitato di Caronia.

Tuttavia, il criminologo Carmelo Lavorino (consulente della famiglia Mondello) come sottolineato dal Giornale di Sicilia, sembra convinto che Viviana non abbia ucciso il figlio e non abbia fatto contro di lui alcun atto aggressivo. "La dee-jay torinese - ha inoltre aggiunto - non si è gettata dal traliccio".

“Le emergenze - ha proseguito - così come le evidenze tecniche, scientifiche, investigative, criminalistiche e criminologiche ci fanno concludere che, sicuramente, non si tratta di omicidio-suicidio". Il criminologo sostiene inoltre che sul palo dell'alta tensione non ci sono tracce di Viviana così come, sulla 43enne, non ci sono segni del traliccio. "Ci troviamo di fronte - ha dichiarato - ad una scena organizzata da una combinazione criminale che ha portato via la donna dal pozzo profondo dai 3 ai 5 metri, dove era precipitata insieme al bimbo e dove sono morti per asfissia".