“Lo squartatore di Hollywood” non colpirà più: il serial killer Michael Gargiulo, 45 anni, è stato condannato con la pena capitale per aver ucciso due donne e aver tentato di ammazzarne una terza nei primi anni 2000. Si tratta di tre casi di cronaca nera rimasti a lungo irrisolti, caratterizzati dall’efferatezza dei delitti, con le vittime accoltellate e mutilate pesantemente.
“L’imputato seminava morte e distruzione, ovunque andasse” ha spiegato il giudice di Los Angeles al termine del processo, che ha visto tra i testimoni anche l' attore Ashton Kutcher, che all’epoca era legato a una delle ragazze assassinate.
Comunque Michael Gargiulo per ora non dovrebbe essere giustiziato: in California le condanne a morte non sono più eseguite dal 2006 e nel 2019 il governatore Gavin Newsom ha stabilito di rendere permanente questa moratoria.
Il primo delitto di Michael Gargiulo risalirebbe al 1993
Il serial killer avrebbe commesso il suo primo delitto, quando aveva solo 17 anni. Nel 1993 la 18enne Tricia Pacaccio, fu ammazzata sulle scale di casa a Glenview, una cittadina dell’Illinois, alle porte di Chicago, in cui il 45enne era nato.
L’abitazione della vittima si trovava solamente a un isolato di distanza da quella di Gargiulo, che finì immediatamente tra i sospettati, anche se non fu incriminato per questa vicenda, nonostante il test del Dna, che nel 2003 permise di rilevare delle sue tracce sulla scena del crimine.
Gargiulo avrebbe ucciso almeno due donne in California, tra le quali la ex di Ashton Kutcher
Dopo quel primo delitto, Gargiulo si trasferì in California, dove – secondo quanto stabilito dal processo – avrebbe ucciso, senza lasciare la minima traccia, almeno altre due giovani, nel 2001 e nel 2005, aggredendo una terza, che riuscì a salvarsi, nell’aprile del 2008.
La prima vittima, la 22enne Ashley Ellerin, aveva un appuntamento con l’attore Ashton Kutcher, proprio la notte in cui fu uccisa.
L’ex marito di Demi Moore è stato chiamato a testimoniare durante il processo: l’interprete ha raccontato che quella sera fece molto tardi. Giunto a casa della ragazza, suonò a lungo il campanello, senza che nessuno aprisse; in seguito vide da una finestra una macchia scura sul pavimento, probabilmente del sangue, che scambiò per del vino rosso.
Quindi, pensando che la giovane fosse già uscita con altri, visto il suo ritardo, Kutcher se ne andò via. Nei giorni successivi, dopo aver saputo del delitto, l’attore si recò subito dalla polizia, temendo di finire tra i sospettati.
Gli inquirenti sono arrivati a Gargiulo solamente dopo l’aggressione del 2008
Nessuna traccia portò a Gargiulo durante le indagini per il primo delitto, così come quattro anni dopo, quando gli investigatori non seppero dare un nome all’assassino della 32enne Maria Bruno, mamma di quattro bambini. La colpevolezza dell’uomo emerse, grazie ai test del Dna, solamente dopo che nell’aprile del 2008 tentò di ammazzare nella sua casa di Santa Monica, Michelle Murphy, aggredendola nel sonno.
Questa volta la vittima reagì, mettendo in fuga il serial killer, che fu identificato attraverso alcune tracce di Dna lasciate sul posto e quindi arrestato, due mesi dopo quell’episodio.
Nel 2011, Gargiulo è stato accusato anche per il delitto compiuto del 1993 in Illinois. Tuttavia le indagini sui suoi crimini hanno subito dei rallentamenti, anche a causa dell'assenza di altre prove dirette e al mancato ritrovamento dei coltelli utilizzati per colpire ripetutamente le vittime. Gli inquirenti sospettano che il 45enne possa aver agito anche altre volte: lo stesso serial killer, non sapendo di essere registrato mentre si trovava in carcere, avrebbe fatto dei riferimenti ad altri possibili assassinii.
Nelle prossime settimane l’uomo sarà estradato a Chicago, dove si svolgerà il processo per l’omicidio che avrebbe compiuto a 17 anni: per quel crimine l’imputato rischia una pena che va dai 25 anni all’ergastolo.