Alcuni materassi misteriosamente gettati in discarica il giorno della morte di Laura Ziliani potrebbero contenere il dna della donna. Laura è scomparsa da Temù (Valcamonica) lo scorso 8 maggio. Il suo cadavere è stato ritrovato lo scorso 8 agosto sulle rive dell'Oglio nascosto tra alcuni cespugli. Ancora numerose le ombre e i misteri caratterizzanti la vicenda dell'ex vigilessa, che sarebbe stata uccisa per il suo cospicuo patrimonio consistente in diverse proprietà immobiliari. In carcere le figlie di Laura, Paola e Silvia Zani. Le due ragazze devono rispondere dell'accusa di omicidio.

La mattina dell'8 maggio, le due giovani hanno buttato in discarica i meterassi. Stando alla versione fornita agli inquirenti dalle figlie di Laura, quella mattina le ragazze attendevano la madre, intorno alle 10:00, per andare insieme alla discarica.

Silvia e Paola hanno spiegato che avevano intenzione di cambiare i materassi e volevano, quindi, sbarazzarsi di quelli vecchi. Ne avrebbero ordinati dei nuovi, ma tale ordine sarebbe stato annullato alcuni giorni dopo dalla madre e dal padre di Mirto Milani, fidanzato di Silvia e, pare, amante di Paola. Anche Mirto è in carcere con l'accusa di omicidio. Fatto sta che al momento non è dato sapere con sicurezza il perché le due figlie di Laura Ziliani abbiano deciso di sbarazzarsi di quei due o tre materassi gettandoli nella discarica.

Laura Ziliani: il mistero dei materassi

Tra le ipotesi da parte degli inquirenti anche quella riguardante la possibile presenza di tracce di dna di Laura Ziliani sui materassi gettati da Silvia e Paola nella discarica. La donna potrebbe essere stata uccisa proprio su uno di essi. Certo è che, se in un primo momento erano stati ordinati nuovi materassi, in seguito l'ordine è stato disdetto dai genitori di Mirto Milani.

I consuoceri di Laura non sono al momento iscritti nel registro degli indagati. Tuttavia, per gli investigatori è necessario comprendere se il padre e la madre di Mirto hanno avuto o meno un ruolo nella vicenda.

Le figlie e il genero hanno tentato di depistare le indagini

Una cosa è certa: in questi cinque mesi (dal giorno della scomparsa di Laura all'arresto dei tre ragazzi) Paola, Silvia e Mirto hanno compiuto numerose azioni che hanno ulteriormente aggravato la loro posizione.

Le loro testimonianze sono state caratterizzate da numerose contraddizioni e tentativi di depistare le indagini. Pare inoltre che qualche tempo prima della sua scomparsa, Laura sarebbe stata avvelenata con una tisana, un episodio che non avrebbe provocato la morte della donna, pervenuta successivamente e per diverse cause. Restano comunque altri elementi da chiarire sulla morte di Laura Ziliani, come l'ora esatta in cui è avvenuto l'omicidio e il modo in cui è stata uccisa. Tra le varie ipotesi c'è la morte per soffocamento.