La Juventus, in questi giorni, tiene banco sui vari media per la questione legata alle plusvalenze. In particolare, si sta parlando tantissimo di una carta segreta che il club bianconero avrebbe sottoscritto con Cristiano Ronaldo e sarebbe legata ai pagamenti arretrati del calciatore portoghese. Ma questo documento sarebbe introvabile e gli inquirenti avrebbero già analizzato tutto il materiale sequestrato alla Juventus e di questa scrittura privata non ci sarebbe traccia. La procura di Torino avrebbe iniziato a cercare questa carta dopo aver captato un'intercettazione nella quale veniva detto: "La carta famosa che teoricamente non deve esistere".

Queste parole sarebbero state pronunciate da Federico Cherubini e il ds avrebbe detto questa frase al legale della Juventus Cesare Gabasio. Adesso l'avvocato potrebbe essere sentito dalla procura di Torino.

Continuano le indagini

Mentre la procura di Torino procede le sue indagini in merito all'operazione denominata Prisma, la Juventus si sta compattando intorno alla sua dirigenza. Infatti, la società ritiene di aver agito nel pieno rispetto delle regole. A sostegno della dirigenza c'è John Elkann che ha parlato a margine dell'investor day di Exor: "Sulle indagini in corso la società ha già comunicato, collabora con gli inquirenti e confida di far luce". Elkann si è poi detto fiducioso dell'operato della magistratura.

Il presidente Exor ha anche parlato del futuro della Juventus: "Io sono convinto che il futuro della Juve sia altrettanto importante come il suo passato". Dunque, in casa Juventus si respira tranquillità come ha avuto modo di spiegare anche Massimiliano Allegri e i suoi giocatori. La squadra è stata tranquillizzata direttamente da Andrea Agnelli e i calciatori pensano solo al campo.

Sentito Morganti

In questi giorni, inoltre, la procura di Torino sta sentendo alcuni testimoni informati sui fatti. I primi ad essere ascoltati sono stati Federico Cherubini e Maurizio Arrivabene. Il primo è stato sentito per nove ore, mentre il secondo è stato in procura per circa tre ore e mezza. Ieri 30 novembre, invece, è toccato a Paolo Morganti, anche lui dirigente bianconero a cui è stato chiesto conto delle intercettazioni e della famosa carta di Cristiano Ronaldo.

Inoltre, in molti si stanno concentrando su cosa rischierà la Juventus in termini di giustizia sportiva. Stando a quanto afferma La Stampa, si potrebbe arrivare al patteggiamento che potrebbe portare ad una sanzione. Inoltre, ci sarebbe il precedente del 2008, in cui vennero indagate Milan e Inter sempre per la questione legata alle plusvalenze: entrambe le società vennero multate.