In queste ore, la Juventus è nell'occhio del ciclone dopo l'apertura dell'indagine, da parte della procura di Torino, in merito alla questione plusvalenze. La società bianconera è finita nel mirino degli inquirenti che stanno indagando sulle sessioni di mercato tra il 2019 e il 2021.

Nella giornata di ieri 27 novembre, la Procura di Torino ha sentito il dirigente Federico Cherubini che nelle scorse stagioni era il "braccio destro" di Fabio Paratici. L'attuale uomo mercato della Juventus è stato sentito dagli inquirenti per oltre nove ore.

Sequestrati documenti e computer

Nella serata di venerdì 26 novembre, la guardia di finanza è stata nelle sedi torinesi e milanesi della Juventus per acquisire del materiale. Le forze dell'ordine avrebbero perquisito diversi uffici e avrebbero sequestrato computer, fatture, mandati ad agenti e altri documenti.

Inoltre, la procura ha già sentito Federico Cherubini e presto verranno ascoltati altri dirigenti. Infatti, stando a quanto riportano varie testate, probabilmente saranno convocati anche Maurizio Arrivabene, Giovanni Manna e Paolo Morganti.

Mentre, secondo quanto trapela ti, il presidente Andrea Agnelli, assieme a Pavel Nedved, Fabio Paratici, Marco Re, Stafano Bertola e Stefano Cerrato sarebbero tra gli indagati.

Adesso non resta che attendere di capire come evolverà la situazione. Anche perché la Covisoc ha rivelato che non solo la Juventus si è avvalsa delle plusvalenze in sede di mercato. Dunque, non è da escludere che la questione possa allargarsi.

La posizione della Juventus

Inizialmente, la Juventus non aveva rilasciato alcuna comunicazione in merito all'indagine relativa alle plusvalenze.

Inoltre, prima della sfida contro l'Atalanta nessun dirigente si è presentato davanti alle telecamere.

Solo dopo il match contro i nerazzurri, la società di Andrea Agnelli ha diramato una nota ufficiale in cui ha espresso la sua posizione: "La società sta collaborando con gli inquirenti e con la Consob e confida di chiarire ogni aspetto".

Dunque, la Juventus si dice tranquilla di poter dimostrare di non aver commesso nessuna irregolarità. La società bianconera ha sottolineato di aver operato nel rispetto delle leggi: "In conformità ai principi contabili e in linea con la prassi internazionale della football industry e le condizioni di mercato", si legge nella nota diramata nella serata di ieri 27 novembre.