Si è spento l'ex senatore del Movimento 5 Stelle Bartolomeo Pepe, il quale si era ammalato di Covid. Ha tentato di combattere la sua battaglia contro il virus, ma ne è uscito sconfitto nell'arco di una settimana.
L'ex parlamentare, che era un agguerrito sostenitore di fantasiose teorie complottistiche NoVax, era arrivato all'Ospedale Cotugno di Napoli, dopo che un'insufficienza respiratoria lo aveva costretto a chiedere assistenza ai medici dell'infettivologico partenopeo: è stato pertanto ricoverato in terapia intensiva, dove è stato prima sedato, poi sottoposto a ventilazione non invasiva, rimanendo intubato qualche giorno.
La sua situazione, a dire dei medici che lo hanno assistito, è apparsa da subito "molto critica, da monitorare e da tenere sotto controllo".
Era uscito da anni dal M5S
Proprio sul Covid Pepe aveva dichiarato via Facebook, dove il logo del movimento NoVax appariva sulla sua immagine del profilo: "Bisogna sgonfiare questa ridicola isteria, fomentata ad arte", ammettendo inoltre di "non essersi vaccinato per scelta". L'ex parlamentare era stato eletto al Senato nel 2013 nelle liste del Movimento 5 Stelle, ma solo dopo due anni si era interrotto il suo rapporto politico con Beppe Grillo - il fondatore del Movimento - e con Luigi Di Maio, allora vicepresidente della Camera. Pepe aveva scelto così di passare al Gruppo misto, prima di aderire nell'area di centro di Casini e Cesa e successivamente nel centrodestra.
Le sue battaglie contro i vaccini erano cominciate già nel 2015
Pepe in precedenza aveva organizzato al Senato l'anteprima del documentario "Vaxed - from cover up to catastrophe", ricostruzione della teoria, totalmente priva di fondamento scientifico, secondo la quale ci sarebbe una correlazione tra l'assunzione dei vaccini e l'insorgere dell'autismo.
L'iniziativa di Pepe aveva suscitato, all'epoca, un certo clamore e non poche proteste. Sui social, l'ex senatore aveva scritto un lungo post in cui accostava il Covid a Bigpharma, Bill Gates, il 5G, il glifosato, gli Ogm e accusava i media di aver "trasformato l'influenza da Coronavirus nella peste".
Nel marzo 2017, aveva inoltre affermato su Twitter che "i comuni forni a microonde d'uso domestico e le lampadine di illuminazione casalinga contengono tecnologie che permettono di spiare le persone, violandone il domicilio a loro insaputa".
L'ex parlamentare grillino era anche un convinto ambientalista e aveva particolarmente a cuore il tema della Terra dei fuochi e lo sversamento di rifiuti nell'hinterland napoletano. Non era poi stato ricandidato alle elezioni politiche del 4 marzo del 2018, concludendo così il proprio mandato parlamentare.