Delitto di Gigi Bici: alcune intercettazioni telefoniche incastrerebbero Barbara Pasetti. Si aggrava la posizione della fisioterapista rinchiusa da giovedì scorso nella sezione femminile del carcere dei Piccolini di Vigevano. La 44enne è accusata di omicidio colposo, tentata estorsione e occultamento del corpo di Gigi Bici, soprannome del 60enne Luigi Criscuolo, commerciante di biciclette a Pavia. Scomparso lo scorso 8 novembre, Gigi Bici è stato trovato morto il 20 dicembre proprio davanti al cancello di ingresso della villa dove abita la fisioterapista, nella frazione Calignano di Cura Carpignano.

L'autopsia ha accertato che a ucciderlo è stato un solo colpo di arma da fuoco alla tempia destra.

La fisioterapista: 'Ho fatto uccidere un uomo'

"So di dover andare all'inferno perché ho fatto uccidere un uomo": Barbara Pasetti avrebbe detto queste precise parole a telefono con l'ex marito Gian Andrea Toffano. L'intercettazione risalirebbe al 17 dicembre scorso, tre giorni prima del ritrovamento del corpo di Gigi Bici a Calignano da parte del figlio di otto anni della donna. Il bambino, per raccogliere il pallone, lo avrebbe scoperto tra il fogliame. In un'altra telefonata ancora con l'ex marito, molto prima del ritrovamento di Criscuolo, Pasetti avrebbe fatto riferimento alle modalità del delitto.

La Procura la accusa di aver chiesto alla famiglia Criscuolo un riscatto per liberare il loro congiunto quando sarebbe stato già ucciso.

La fisioterapista sarebbe l'autrice di telefonate anonime in cui si fingeva una donna dell'Est. Il 1° dicembre da una cabina telefonica del paese avrebbe chiamato Katia, una delle figlie di Gigi Bici, e con una voce straniera avrebbe annunciato una lettera e fatto una richiesta di soldi.

Le lettere anonime che avrebbe fatto finta di trovare nella cassetta della posta della sua abitazione, in piena continuità con le telefonate, sono scritte in un italiano sgrammaticato che vuole far pensare a una banda criminale dell'Est. Da una di esse, si desume che a Criscuolo sarebbe stato affidato il bottino di una rapina di 390 mila euro fatta anni prima, somma che non avrebbe restituito all'appuntamento dell'8 novembre a Calignano.

Da capire, poi, il significato di quella cifra. Altro elemento emerso finora dalle indagini: anche la foto del corpo senza vita di Gigi Bici trovata nella cassetta della posta della fisioterapista, sarebbe stata scattata dal suo cellulare.

Interrogata stamattina dal gip, Pasetti ha risposto a tutte le domande e ha ricostruito la sua versione dei fatti. Il legale ha chiesto la revoca dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, o gli arresti domiciliari: il gip si pronuncerà entro 24 ore. In caso di risposta negativa, la difesa ricorrerà al Riesame.

Gigi Bici, un uomo misterioso guida la sua auto

Un uomo non identificato, tra i 40 e i 50 anni, che indossava una maglia rossa e guanti bianchi, guida l'auto di Gigi Bici a Calignano.

Lo attestano le immagini registrate da alcune telecamere di sicurezza l'8 novembre, giorno della scomparsa di Gigi Bici. Quando la sua auto, una Golf bianca, alle 9 e 37 passa sotto la telecamera di via De Gasperi, Criscuolo è alla guida diretto a Calignano.

Dopo un’ora e 5 minuti, alle 10 e 44, l'auto ricompare all’uscita dalla frazione ma ha il finestrino rotto e c'è un altro uomo alla guida. Quel giorno, secondo la testimonianza della figlia minore Stefania, suo padre era uscito con una maglia blu. L'uomo con la maglia rossa è il killer di Gigi Bici?

Gigi Bici, la figlia: 'Papà mai stato uno spacciatore'

Perché è stato ucciso Gigi Bici? Forse ha visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere?

Tutti i misteri del caso restano insoluti. Da chi materialmente sia stato ucciso il commerciante di biciclette e soprattutto quale sia il movente, è quanto le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Andrea Zanoncelli, stanno cercando di accertare.

Perché Pasetti avrebbe tentato di estorcere denaro a una famiglia che non era abbiente? Gli inquirenti non escludono nessuna pista, anche quella legata alla droga. Ma la figlia Katia respinge le ipotesi di un delitto di droga. "Mio papà non è mai stato uno spacciatore", ha chiarito. Nelle apparizioni televisive, la 44enne arrestata ha sempre sostenuto di non conoscere Gigi Bici. Ma un carrozziere, circa un anno e mezzo fa, avrebbe dato alla fisioterapista il numero di telefono di Criscuolo.

La donna diceva che il marito la perseguitava e minacciava, e aveva bisogno di protezione. Gigi Bici, un passato da buttafuori in discoteca, era sempre pronto ad aiutare. L'altra figlia Stefania ha ipotizzato che forse ci potesse essere "un sentimento" tra il padre e la donna. Pasetti, all'incontro con la figlia, ha negato d’essere lei la donna da proteggere da un marito pericoloso.