Ad Hong Kong, in un negozio di animali di Causeway Bay una dipendente ha riportato tracce di contagio da un criceto. Sarebbero circa duemila i criceti che saranno abbattuti dalle autorità locali e 11 tra gli animali testati sono risultati positivi. Per questo motivo le autorità locali hanno specificato di non 'abbandonare in strada o baciare' i roditori, saranno gli stessi proprietari a dovere effettuare i test per verificare se hanno o meno contratto il virus.
Hong Kong, criceto positivo al Covid 19
Secondo quanto si apprende dal South China morning post, Il genoma è lo stesso che 'circolato in Pakistan e in Europa', in particolare nei Paesi Bassi.
Sulla dipendente e su uno dei criceti di Honk Kong è stato rilevata la variante Delta del Covid 19, variante esplosa non lontana dal Pakistan. Dopo il primo caso di contagio criceto-donna, sono stati 11 i casi di contagio riscontrati sui roditori. Sono state indicate come 'sospette' dal Dipartimento per l'agricoltura, la pesca e la conservazione della Cina, due importazioni di roditori partite dall'Olanda nel periodo 22 dicembre-7 gennaio. Gli olandesi non avevano mai riscontrato una postiività nei criceti nel 2021, altrimenti avrebbero avvisato l'Oms, così come segnalato dai Paesi Bassi.
In seguito alla positività della ragazza, le autorità di Pechino hanno condotto il test per verificare la presenza di Coronavirus su 178 tra cincillà, conigli e criceti del magazzino di Causeway Bay.
Le indagini hanno riguardato anche altri dipendenti, tra i quali è risultata positiva una donna di 67 anni recatasi nel negozio i primi di gennaio. Positivo anche il marito.
Hong Kong, la decisione dopo la trasmissione del Covid da criceto a uomo
Appresa la notizia, lo stato di Hong Kong ha subito vietato le importazioni dei criceti.
Tutti i roditori distribuiti dal 22 dicembre saranno abbattuti. Il goverrno ha poi sensibilizzato i possessori di criceti ad avere una particolare attenzione nel momento in cui toccano i propri animali, non solo i criceti. Secondo le autorità di Pechino, 'non sarebbe da escludere' un possibile passaggio da animale a uomo, pertanto l'abbattimento degli animali è una questione che riguarda la salvaguardia della salute pubblica.
Covid 19, non solo criceti: le specie a rischio
I criceti non sono gli unici animali a rischio infezione. Stando alle ricerche dell'Università della California di Davis infatti, sono 400 le specie di vertebrati a rischio infezione Covid. Tra loro i criceti, spesso utilizzati come 'cavie' nei vari laboratori per studiare l'andamento del virus. Quello di Hong Kong, resta il primo caso di trasmissione da criceto a uomo ma sono moltissime le specie soggette al contagio: felini, cervi (soprattutto quelli della Virginia) e scimmie su tutti.