Dal primo febbraio scatta l'obbligo di Green pass per accedere agli uffici pubblici e chi percepisce il reddito di cittadinanza ed è sprovvisto della tessera verde potrebbe rischiare di perdere il supporto statale. Questo perché i cittadini che beneficiano del reddito di cittadinanza devono recarsi obbligatoriamente una volta al mese presso i Centri dell'Impiego ma per potervi accedere viene richiesto almeno il Green pass light. (ottenibile con il tampone).
La stretta del Governo sui No vax
Già da alcuni mesi, tutti i lavoratori devono esibire il Green pass per poter accedere al posto di lavoro ma dal 20 Gennaio le restrizioni aumenteranno ancora di più.
Tutti coloro che hanno deciso di non sottoporsi al vaccino per il covid-19 si troveranno a non poter accedere a tutte quelle attività che riguardano i servizi alla persona: parrucchieri ed estetisti. Chi non rispetterà questo decreto, riceverà una multa che va dai 400 ai 1.000 euro. Dal 1 Febbraio invece, solo chi ha il Green pass potrà accedere a tutti i servizi pubblici, servizi postali, bancari e servizi commerciali. La validità della certificazione verde sarà ridotta da 9 a 6 mesi anche per incentivare le terze dosi.
Il Governo pensa alle deroghe
Sembra che il Governo stia già pensando ad alcune deroghe per quanto riguarda l'esibizione del Green pass che assicura l'accesso ad alcuni servizi e attività commerciali.
Probabilmente non sarà necessario esibire la certificazione verde per andare a fare la spesa, per recarsi dal proprio medico o per accedere alle farmacie. Dovrebbero essere compresi nelle deroghe anche i tabacchi e le edicole ma potrebbero essere esclusi i fiorai, i negozi per i neonati e le profumerie. Insomma, restano fuori tutte quelle attività considerate non essenziali.
Sono incluse nelle deroghe anche tutte quelle esigenze che riguardano la pubblica sicurezza e la giustizia: il deposito di denunce in quanto vittime di reato o per questioni che riguardano la tutela dei minori.