Si stanno per chiudere le indagini sulla scomparsa e sulla morte di Laura Ziliani. L'ex vigilessa 55enne di Temù (Brescia), ritrovata senza vita lo scorso 8 agosto, potrebbe essere stata soffocata dopo essere stata stordita con degli ansiolitici. In carcere, con l'accusa di omicidio e di occultamento di cadavere, sono finiti la primogenita della donna, Silvia, fisioterapista 27enne, l'ultimogenita Paola, studentessa di Economia 19enne, e Mirto Milani, sopranista 28enne originario di Calolziocorte, nel lecchese, Quest'ultimo, almeno ufficialmente, sarebbe fidanzato con Silvia ma avrebbe intrecciato una relazione anche con Paola.
Il caso di Cronaca Nera è seguito dal pubblico ministero Caty Bressanelli.
Laura Ziliani sarebbe stata soffocata
Nelle scorse ore, il Giornale di Brescia ha riportato le prime indiscrezioni relative ai risultati - non ancora ufficializzati - dei test medici eseguiti dal reparto di Medicina Legale dell'Ospedale Civili di Brescia, sotto la supervisione del professor Andrea Verzeletti. Da quanto si apprende, in attesa che il medico legale incaricato dalla Procura di Brescia depositi la relazione, sembra che l'ipotesi più accreditata sia la morte per soffocamento.
Laura Ziliani sarebbe stata soffocata in maniera non violenta dopo esser stata stordita con dei farmaci ansiolitici che, da soli, non avrebbero potuto provocare il decesso della 55enne bresciana.
La tesi iniziale avanzata dall'accusa dopo il ritrovamento del corpo, dunque, non sarebbe mai cambiata.
Laura Ziliani forse uccisa per motivi economici
Tra pochi giorni la Procura potrebbe procedere con la chiusura delle indagini e, come da protocollo, richiedere il rinvio a giudizio per i tre indagati, arrestati lo scorso 24 settembre.
Le due sorelle, che dividono la stessa cella a Verziano, così come Mirto Milani, detenuto a Canton Mombello, finora, non hanno ammesso le proprie responsabilità. Non è chiaro, dunque, chi abbia commesso materialmente l'omicidio. Tuttavia, gli inquirenti non escludono che i tre giovani, che in più di un'occasione avrebbero cercato di depistare l'attività investigativa, abbiano studiato e messo in atto il piano insieme.
Laura Ziliani scomparve da Temù l'8 maggio. Il suo corpo venne ritrovato tre mesi più tardi lungo la ciclabile che costeggia il fiume Oglio. Gli investigatori credono che i resti dell'ex vigilessa siano stati portati lì in un secondo momento e sono al lavoro per comprendere dove sia stato tenuto il cadavere della donna.
Ci sarebbero, invece, ben pochi dubbi riguardo al movente del delitto. La 55enne, quasi certamente, sarebbe stata uccisa per motivi economici. Come riportato dalle "carte", Paola e Silvia, "manipolate" da Mirto, si preoccupavano di gestire l'ingente patrimonio della madre, rimasta vedova qualche anno fa.