Liliana Resinovich, la 63enne trovata senza vita il 5 gennaio vicino all'ex ospedale psichiatrico di Trieste, sarebbe stata vista da una donna il 22 dicembre, 8 giorni dopo la sua scomparsa. "Era alle mie spalle ed era sola", ha dichiarato alle telecamere dell'emittente triestina Telequattro, puntualizzando di aver già riferito dell'avvistamento alla locale Questura. Del caso di Cronaca Nera si sta occupando il procuratore capo Antonio De Nicolo.

Liliana avvistata il 22 dicembre

La testimone ha raccontato di aver visto Liliana Resinovich pochi minuti prima delle 9:00 di mercoledì 22 dicembre mentre stava camminando nelle vicinanze dell'ospedale Maggiore di Trieste.

La 63enne, ex dipendente della Regione Friuli Venezia Giulia, le sarebbe passata accanto. "Era alle mie spalle" ha precisato aggiungendo che mentre si avvicinava, la donna avrebbe emesso un verso forte "particolarmente nervoso".

"Mi sono girata - ha ripreso - le ho dato strada". "Era sola ed è arrivata in velocità, all'improvviso, mi ha superato ed ha continuato a camminare. Io, mentre lei ha proseguito, senza attraversare la strada, mi sono fermata ad aspettare l'autobus". La testimone ha anche puntualizzato che quella persona, che secondo lei era Liliana, era molto magra ed aveva un ciuffo chiaro. Inoltre, indossava un cappello, un giubbotto imbottito corto, dal taglio sportivo, dei pantaloni neri ed aveva con sé una sacca color tortora scuro a tracolla.

Liliana morta per uno scompenso cardiaco

La donna non si sarebbe resa subito conto che la persona che aveva davanti poteva essere Liliana Resinovich. "Nei giorni successivi - ha infatti precisato - ho visto delle sue foto sui social e mi sono resa conto che era lei la donna la donna che avevo visto". Così, il 27 dicembre, è andata in Questura per raccontarlo.

"L'ho vista bene - ha concluso - perché non indossava la mascherina". Le sue parole, al momento, sono al vaglio degli inquirenti

Nei giorni scorsi, intanto, sono arrivati gli esiti dell'autopsia. Secondo il medico legale, Liliana, trovata nel parco dell'ex Opp con addosso due sacchi neri, sarebbe deceduta per uno scompenso cardiaco acuto.

Le circostanze che lo avrebbero provocato, però, non sono note. Risposte più precise, dovrebbero arrivare nelle prossime settimane dai test tossicologici. La procura di Trieste, per il momento, ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di sequestro di persona.

Il marito di Liliana, Sebastiano Visintin, 72 anni, qualche giorno fa ha dichiarato di non credere all'ipotesi di suicidio e ha fatto sapere che nell'eventuale futuro processo per omicidio si costituirà parte civile.