La dottoressa Ornella Bruni è uno dei personaggi più conosciuti di Un posto al sole. Marina Giulia Cavalli interprete del personaggio, nel 2015, ha dovuto affrontare la perdita della figlia Arianna . La ragazza, appena ventunenne, si è spenta a causa di una grave forma di leucemia e da allora, a detta dell'attrice, la giovane comunicherebbe ancora con lei. In uno degli ultimi post dell'attrice su Instagram c'è scritto un messaggio che Cavalli sostiene provenga dalla figlia morta.
Il messaggio di Arianna: 'Mammina, ti sono vicina'
Marina Giulia Cavalli, in una vecchia intervista, aveva spiegato quanto fosse dura affrontare le festività dopo la perdita di un proprio caro, ma aveva anche aggiunto che lei aveva trovato la forza di reagire grazie ad una sua certezza: "Arianna è sempre con me".
L'attrice ha poi spiegato di riuscire a comunicare con la figlia attraverso un registratore.
Questo il testo del post: "Quanto bene vi voglio sempre. Niente è cambiato. Mammina io non ti sono mai stata vicina e più a lungo di quanto lo sia ora. E mi vedrà, mi toccherai, ci abbracceremo. Pensa che voleremo insieme. Voi ci siete sempre, il mio punto sulla terra. Niente si è interrotto Tutto riprenderà ma con la gioia e l'amore che lascia qui!".
I post di Marina Giulia Cavalli
Recentemente, il 31 dicembre era comparso un altro messaggio: "Questa fine d'anno è un passo in più verso il momento più atteso: quello del nostro ricongiungimento. Nel tuo tempo/non tempo non significa molto, ma qui sulla terra c'è chi festeggia.
Si festeggia per dare il benvenuto al nuovo anno. Io festeggerò per ringraziare lo scorrere del tempo. Ti amo vita mia e buon non-tempo eterno a te e a tutti i nostri cari amati dalla tua parte". L'artista non è mai entrata nel merito della tecnica precisa usata per comunicare con la figlia, alcuni utenti pensano si tratti di metafonia.
La smentita del CICAP sulla metafonia
Il CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze) ha approfondito molto il tema della metafonia e della psicofonia bollando i fenomeni come "un'incredibile montatura, privi di qualsiasi fondamento scientifico". Per chi crede a questi fenomeni, invece, i suoni registrati apparterrebbero alle anime dei morti.
La scienza, ovviamente, fornisce una spiegazione molto più razionale. Le "voci" captate nell'etere sarebbero semplicemente frammenti confusi di parole la cui origine è molto terrena: emittenti radio straniere, servizi meteo, messaggi di radioamatori. Chi fa questi esperimenti è mosso però da un forte desiderio di ascoltare un messaggio di una persona amata e tende a scambiare ogni sussurro per la voce dei propri cari, dando, così, corpo ad una triste forma di autoinganno.