La conferma è arrivata poco fa: all'età di 89 anni è morto Luc Montagner. Le prime indiscrezioni circolavano da giorni, ma adesso la notizia è stata confermata dalla stampa francese. La morte risale all'8 febbraio 2022.

Gli studi sull'HIV e il Premio Nobel

Montagnier si era laureato in scienze biologiche e poi aveva ottenuto un dottorato di ricerca in medicina all’università Sorbona di Parigi. Per anni ha lavorato in alcuni importanti centri di ricerca europei, ma i suoi studi si sono concentrati sull'oncologia e l’HIV. L'isolamento del virus, che negli anni successivi è diventata fondamentale per la ricerca contro l'AIDS, gli valse l’assegnazione del premio Nobel per la Medicina nel 2008.

Già in quest’occasione, tuttavia, la nomina destò non poco scalpore: escludere dal premio Robert Gallo, a cui si deve la scoperta del legame tra HIV e AIDS, non fu una mossa corretta da parte degli svedesi.

Le controversie

Molte sono le affermazioni di Montagnier dibattute e messe in discussione, anche recentemente, dalla comunità scientifica: a partire dall’uso della papaya per la prevenzione di malattie tra cui il Parkinson, fino al sostegno dell’omeopatia.

Ma l’argomento che lo ha reso più noto e controverso negli ultimi anni sono i vaccini. Montagnier, infatti, è considerato un paladino dei “no-vax”: ben prima della diffusione del COVID, si era espresso contro i vaccini, che, a detta sua e nonostante non esista alcuna prova scientifica per affermalo, avrebbero potuto aumentare le probabilità di autismo e anche di altre malattie come i tumori.

Tuttavia, la sua attività di ricerca non ha mai prodotto studi a sostegno di questa tesi.

Il 15 gennaio 2022, inoltre, lo studioso aveva anche preso parte a una manifestazione no-vax a Milano, ribadendo non solo l’inutilità del vaccino, ma anche della sua potenziale dannosità, ma senza aver ancora prodotto lavori verificati dalla comunità scientifica.

La morte

Anche la scomparsa del professore ha destato scalpore e dicerie, nonostante sia così recente: infatti, parrebbe essere deceduto presso l’ospedale di Neuilly-sur-Seine, poco distante dalla capitale francese, l’8 febbraio 2022, notizia per giorni smentita e confermata da diverse fonti. A darne l’ufficialità è stato puoi un comunicato del quotidiano francese Libération oggi, giovedì 10 febbraio.