Il quotidiano "La verità" ha pubblicato un articolo in cui il virologo Burioni sembra fare il "bullo" con Montagner, lo scienziato Premio Nobel di fama mondiale, e l'Ordine di Biologi ha sporto querela contro di lui. Burioni non è nuovo a questo tipo di attacchi: si è già scontrato con gli inviati de "Le Iene", sempre sulla questione dei vaccini, semina critiche sui social ammonendo chiunque parli della materia senza esserne competente. Ma questa volta ha mirato in alto, attaccando la personalità più in vista del fronte dei "no vax", come vengono chiamati coloro che sono contrari all'obbligo della vaccinazione.

La "bomba " è scoppiata in occasione del convegno nazionale dei biologi che si è tenuto a Roma lo scorso 2 marzo e che ha visto la partecipazione di illustri epidemiologi, virologi, bioingegneri, biologi e medici di fama mondiale.

Un evento contro i vaccini?

L'evento, presieduto dall’ex senatore Vincenzo D’Anna, verteva soprattutto sulle possibili patologie causate dall'inquinamento tecnologico, dall'alimentazione, dalle nanoparticelle e frequenze elettromagnetiche. Ma la presenza del premio Nobel Luc Montagnier è stata oggetto di contestazione, così come quella di altri nomi vicini al movimento "no vax", ovvero contrarie all'obbligo vaccinale. Già il presidente aveva anticipato che l'Ordine dei biologi si distacca dalla battaglia politica in merito e, in ogni caso, il convegno non avrebbe trattato l'argomento vaccini.

Addirittura, in previsione di contestazioni, era stata preparata una task force di sicurezza, dal momento che si prospettava l'accesso non desiderato di centinaia di persone non qualificate, il popolo dei no vax, tra cui impiegati, casalinghe e pensionati.

Burioni censore

Secondo Burioni, però, l'evento non era abbastanza neutrale per cui si è intestato il ruolo di "censore".

L’Ordine dei biologi, contrariato dalla posizione assunta dall'immunologo, ha diffuso un comunicato in cui Burioni viene duramente redarguito. Secondo l'Onb, il medico è un personaggio insolente con chi discorda dal suo pensiero, che attacca l'Ordine per la sola colpa di aver reso possibile l'evento del 2 marzo. Ha aggiunto, inoltre, che il dottor Burioni ha offeso eminenti scienziati di valenza scientifica di molto superiore alla sua, ed infine lo ha querelato.

Una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi e veleni, che insinua anche il dubbio che Burioni non abbia solo interessi scientifici sulla questione dei vaccini. Burioni contrattacca accusando il Presidente di avere i suoi interessi e di aver cercato di intimidirlo, senza risultato.

Burioni contro i no vax

Secondo l'immunologo, sia l’Ordine dei biologi sia gli scienziati premi Nobel cercherebbero di convalidare quella che lui chiama “congiura dei somari”, come chiama il folto gruppo dei no vax, ritenuti complottisti, e se la prende anche con chiunque lo contrasti. Una sorta di cospirazione mediata da "somari" senza tener conto che gli asini in questione hanno un percorso scientifico alle spalle di notevole rilevanza.

Non è facile capire da quale parte si nasconda la verità e se entrambe le fazioni lottino per un mero interesse scientifico o per altri fini, magari di tipo economico. La medicina ufficiale spesso si è rivelata imparziale perché guidata dalle multinazionali o da altri confitti d'interesse.