Continuano le indagini sulla morte di Liliana Resinovich, ex dipendente 63enne della Regione Friuli Venezia Giulia scomparsa il 14 dicembre e ritrovata senza vita il 5 gennaio scorso, nei pressi dell'ex ospedale psichiatrico di Trieste. Il marito Sebastiano Visintin, fotografo 72enne in pensione, ai microfoni di Quarto Grado ha commentato le dichiarazioni di Claudio Sterpin, podista 80enne molto vicino alla donna: "Tanto fango su Lilly" ha ribadito sottolineando che i due non erano amanti.

Sebastiano non crede che Liliana volesse lasciarlo

Nella serata di ieri, venerdì 25 febbraio, "Quarto Grado" ha dedicato ampio spazio al caso di Cronaca Nera che vede protagonista Liliana Resinovich.

Il marito Sebastiano, raggiunto dagli inviati di Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, ha parlato della donna ricordando che, quando sentivano bisogno di pace e tranquillità, trascorrevano una giornata in mezzo alla natura, sulle loro montagne.

Insieme, a suo dire, stavano bene e non avevano problemi. "A me non risulta che si volesse separare da me" ha continuato l'anziano rispondendo alle domande della giornalista. Il fotografo 70enne, dunque, non crede che Liliana volesse lasciarlo per andare a vivere con Claudio Sterpin, l'ex podista con il quale, da giovane, avrebbe avuto una relazione. Poi, dicendosi ferito per le insinuazioni fatte dall'uomo ha aggiunto: "Tanto fango su Lilly. Se fosse ancora qua, lei, direbbe cose brutte su questa persona".

Il regalo di Claudio Sterpin per Liliana

Sebastiano, dunque, non crede che la moglie avesse un amante e ha definito "suggestionato" Claudio Sterpin. L'80enne, nei giorni scorsi, davanti alle telecamere di "Chi l'ha visto?" ha ribadito che Liliana era intenzionata a lasciare il tetto coniugale per trasferirsi da lui. Inoltre, a suo dire, avrebbe dovuto trascorrere insieme il week-end del 19 dicembre.

L'ex podista, in quell'occasione, avrebbe fatto un regalo alla 63enne, le avrebbe donato una medaglietta d'oro con inciso - a memoria del loro primo incontro - la data 19/12/1981, una data speciale".

"Posso avere 10.000 medagliette o cose, a casa mia, che hanno segnato la nostra vita ed il nostro amore - ha commentato perplesso a riguardo Visintin - ma parlare di amante è una cosa troppo grossa e non mi va giù".

"Questa cosa - ha aggiunto - è una cosa che viene dalla mente di Sterpin e non da Lilly che, ora, non può difendersi da questo". A suo dire, la moglie, ad un certo punto, si sarebbe resa conto che Claudio voleva troppo e che, forse, la stava spingendo a compiere dei passi che lei non voleva e non sentiva. "Lei - ha concluso - con me stava bene".

Al momento, per la scomparsa e la morte di Liliana Resinovich non ci sono indagati e, almeno dal punto di formale, la procura di Trieste sta indagando non per omicidio, ma per "sequestro di persona".