Un grave incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri, lunedì 7 marzo, sulle Alpi Carniche. Un uomo di 60 anni, intento a effettuare una scalata, è infatti scivolato in discesa per circa 200 metri sulla neve ghiacciata, riportando delle ferite molto serie. Il tutto è avvenuto nei pressi di Sella Sissanis, in provincia di Udine, a una altezza di 1940 metri sul livello del mare.

L'uomo, originario della provincia di Udine, si trovava in compagnia di un altro escursionista, che è riuscito a raggiungere il ferito e ad allertare i soccorsi.

Il recupero del ferito è avvenuto grazie all'intervento dell'elisoccorso

Nella caduta il 60enne ha subito un forte colpo alla testa. Il compagno, che fin da subito ha compreso la gravità dell'incidente, ha dunque subito chiamato il 112, numero unico di emergenza. In attesa dell'arrivo dei soccorritori, poi, il compagno di cordata è rimasto al fianco del soggetto ferito, assistendolo e scongiurando un nuovo scivolamento che avrebbe potuto compromettere ulteriormente le sue condizioni.

L'escursionista ferito, alla fine, è stato recuperato grazie all'intervento dell'elisoccorso del Servizio sanitario di urgenza ed emergenza di Pieve di Cadore, in quanto l'elisoccorso della regione era già impegnato su altri fronti.

Il 60enne, che in tutto questo tempo non ha mai perso conoscenza, è stato così trasportato presso l'ospedale di Treviso. L'uomo non è in pericolo di vita. Alle cure ospedaliere è stato affidato anche l'amico, che si trovava in uno stato di shock.

La montagna nasconde insidie anche se senza neve

Durante le operazioni di soccorso del 60enne è stata attivata anche la stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza.

Sette tecnici, infatti, sono rimasti al campo base di Forni Avoltri, pronti a intervenire qualora si fosse reso necessario un supporto alle operazioni di soccorso.

L'incidente avvenuto ai danni del 60enne è una chiara dimostrazione del fatto che, pur senza neve, la montagna in inverno nasconde comunque molte insidie.

A sottolineare questo aspetto è anche Michele Cucchi, guida alpina di Alagna, che ha nelle scorse ore ricordato come una stagione anomala possa presentare delle caratteristiche che, proprio perché rare, sono difficili da affrontare.

Tra i pericoli principali, come ricordato da Cucchi, vi è proprio il ghiaccio, specie nelle gite definite di "media montagna" dove spesso ci si aspetta di affrontare un sentiero con delle condizioni "assimilabili a quelle estive". Per tutti questi motivi, la guida alpina ammonisce tutti ricordando come nessun tipo di percorso vada mai sottovalutato.