Aveva pianificato da circa un mese il delitto dei genitori, con l’obiettivo di mettere le mani sul patrimonio familiare: così nel vicentino Diego Gugole, un giovane di 25 anni, nel pomeriggio di martedì 15 marzo ha messo in atto il suo proposito, ammazzando a colpi di pistola il padre Sergio e la madre Lorena, entrambi sessantenni. Quindi, il giovane si sarebbe mosso per nascondere le prove e avrebbe anche effettuato un bonifico bancario per trasferire del denaro, 16mila euro, dal conto del papà al suo, prima di scomparire per alcune ore. Poi, di notte, il ragazzo si è recato di sua spontanea volontà presso una caserma dei carabinieri di Vicenza per confessare di aver ucciso i genitori e consegnare ai militari l’arma utilizzata, una pistola detenuta illegalmente.
Il 25enne aveva pianificato da tempo il delitto dei genitori
Le indagini sul duplice delitto sono coordinate dalla pm Barbara De Munari: secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il ragazzo avrebbe inizialmente sparato al padre, un pensionato che in passato possedeva una conceria, e poi avrebbe aggredito la madre, quando la donna è rientrata nell’abitazione in cui la famiglia viveva. Alla base del delitto non ci sarebbe stato nessun litigio, ma il giovane avrebbe pianificato di uccidere i genitori da almeno un mese, perché non intendevano più cedergli del denaro. Quindi, per prima cosa si sarebbe procurato un’arma, una pistola semiautomatica fabbricata in Polonia, acquistata illegalmente a Calogna Veneta per 3.800 euro.
Il ragazzo avrebbe ucciso i genitori per mettere le mani sul loro patrimonio
Il 25enne avrebbe ucciso i genitori per mettere le mani sul patrimonio familiare, pari ad almeno 800mila euro, tra contanti e titoli. Con quei soldi aveva intenzione di acquistare una nuova automobile e un’abitazione ad Arzignano, per la quale da circa una settimana aveva già pagato un anticipo, come caparra.
Il ragazzo in passato aveva fatto l’operaio in una conceria per un breve periodo e da circa un anno era disoccupato: avrebbe spiegato ai carabinieri come non gli piacesse lavorare e finisse col raccontare spesso bugie al padre e alla madre, che per questo suo comportamento avevano deciso di portarlo da uno psicologo.
Il giovane voleva occultare i corpi dei genitori e cancellare tutte le tracce del duplice delitto
Martedì pomeriggio, dopo aver spostato 16mila euro dal conto del padre al suo, il giovane ha preso l’automobile ed è fuggito, facendo perdere le proprie tracce. Pare che avesse già comprato del materiale per occultare i corpi dei genitori, ridipingere casa e coprire tutte le tracce del delitto. Tuttavia, secondo quanto riporta Repubblica, l’improvvisa telefonata di un’amica di famiglia, allarmata perché con riusciva a mettersi in contatto con la coppia con cui doveva incontrarsi, avrebbe allarmato il giovane, spingendolo a correre dai carabinieri per confessare.