È spuntato un presunto fidanzato di Carol Maltesi, la 26enne scomparsa a gennaio, uccisa, fatta a pezzi e gettata in un dirupo dal 43enne reo confesso Davide Fontana, arrestato lo scorso 28 marzo. Dopo aver mantenuto finora il silenzio, il 30enne Salvatore Galdo, questo il nome del 'fidanzato', ha deciso di rilasciare un'intervista al programma di Rete 4, Fuori dal coro, che andrà in onda stasera, 5 aprile. Dalla sua testimonianza, il profilo del 43enne è quello di un uomo ossessionato da Carol. Anche l'ex moglie di Fontana ha fornito un ritratto dell'arrestato: imperturbabile dopo aver ucciso.

Carol Maltesi, l'ex: 'Delitto premeditato'

"Credo che il delitto sia stato premeditato. La storia del video se l'è inventata. L’ha uccisa perché non voleva farle fare la sua vita. Lei voleva stare con me. Voleva venire a vivere con me": sono le parole di Salvatore Galdo, riferite a Fontana. Il 30enne sostiene che lui e Carol Maltesi sarebbero stati fidanzati, non sarebbe vero che lei lo avrebbe lasciato. Galdo non sarebbe stato geloso, ma l'amava e avrebbe voluto sposarla, le avrebbe regalato un anello di fidanzamento. L'uomo, che non ha mai presentato denuncia di scomparsa della 26enne, non crede alla storia del gioco erotico fatto per realizzare due clip e finito male. Ha detto che Davide era morboso, ossessionato da lei, "le stava attaccato 24 ore al giorno e l’aveva convinta che lei avesse bisogno di lui".

Galdo avrebbe suggerito alla 26enne di allontanarlo. Per il presunto fidanzato, Fontana non avrebbe mai accettato che Carol lo avesse lasciato dopo una breve relazione avuta due anni fa, durante il lockdown, e che a inizio gennaio avesse deciso di staccarsi definitivamente da lui per andare a Verona dal figlio di 6 anni.

La moglie di Fontana: 'Mai subito violenza'

"Sono sconvolta, mai avrei potuto immaginare che l’uomo con cui ho passato vent’anni della mia vita potesse commettere una cosa del genere": Silvia G., ex moglie di Fontana, ha preferito affidare a un comunicato stampa firmato anche dal suo avvocato, Antonino Crea, le sue sofferte esternazioni.

Per una coincidenza, la richiesta di separazione dal marito era stata depositata in Tribunale lo stesso giorno in cui il 43enne è stato arrestato.

"Voglio rassicurare tutte le persone che mi conoscono che non ho mai subito violenza da Fontana" precisa nella nota. I rapporti della donna con il bancario si erano interrotti il 19 marzo del 2021 quando lui aveva lasciato la casa coniugale per trasferirsi a Rescaldina e diventare l'ossessivo vicino di casa di Carol Maltesi. Da quel momento i loro rapporti hanno riguardo esclusivamente aspetti pratici legati alla separazione: lui doveva finire di prendere cose sue dall'abitazione di Milano che stavano cercando di vendere. A fine marzo, Silvia era andata a Rescaldina a consegnargli i suoi due gatti.

Il delitto era già stato commesso, ma Fontana si mostrava tranquillo: è stata l'ultima volta che lo ha visto. Sconvolta, ora la donna punta il dito contro l'ex ed esprime vicinanza alla famiglia della vittima.

Carol Maltesi, sopralluoghi della Scientifica

Gli inquirenti cercano conferme alla confessione di Fontana. Dopo un primo sopralluogo avvenuto lo scorso sabato, la Scientifica dei carabinieri di Brescia è tornata a ispezionare le due case, quella in cui viveva Carol Maltesi e l'altra occupata dal bancario. E seguiranno altre ispezioni. Finora, nell'abitazione della ragazza, sebbene completamente ripulita dal killer, sono state trovate tracce di sangue e stracci, poi lavati in lavatrice e rimessi a posto.

Elementi che confermano in parte quanto riferito da Fontana, prima al magistrato e poi al gip.

Sono stati sequestrati due computer: potrebbero chiarire la reale relazione tra Carol e Davide. Altri elementi, invece, sono da verificare: davvero Carol avrebbe acconsentito al gioco erotico, legata al palo della lap dance e imbavagliata, o è possibile che l'assassino le abbia proposto un rituale che invece era una trappola e nascondeva un piano omicida? Se lei aveva deciso di troncare i rapporti con l'assassino e trasferirsi in Veneto, perché avrebbe scelto di girare un video con lui? Esiste davvero questo video? Se non esiste, la posizione di Fontana si aggrava.

Inoltre, forse il bancario ha agito utilizzando un ingresso secondario delle abitazioni, lontano da occhi indiscreti della corte della cascina.

Questo spiegherebbe perché nessuno del vicinato si sarebbe accorto di nulla: del passaggio di un ingombrante congelatore dove il 43enne ha nascosto la sua vittima fatta in 15 pezzi prima di sbarazzarsene, e del viavai di sacchi dell'immondizia. Domani dovrà essere risentito nel carcere di Brescia dal pm. Se venisse contestata anche la premeditazione, non potrebbe evitare l'ergastolo.