Continuano le indagini sul delitto di Carol Maltesi, mamma 26enne uccisa nel suo appartamento di Rescaldina (Milano) dall'ex Davide Fontana, reo confesso. I Ris, durante l'ultimo sopralluogo, avrebbero trovato riscontro alle dichiarazioni dell'uomo. Nei giorni scorsi il gip di Brescia Angela Corvi ha convalidato il fermo sottolineando "l'assenza di qualsiasi scrupolo morale" nell'indagato. Il caso di Cronaca Nera è già stato ereditato, per questioni di competenza territoriale, dalla procura di Busto Arsizio.
Il sopralluogo della Scientifica nell'appartamento di Carol Maltesi
I carabinieri della Scientifica di Brescia hanno passato al setaccio l'appartamento in via Melzi, a Rescaldina, dove il 10 gennaio è stata uccisa Carol Maltesi. Gli accertamenti poi proseguiranno nell'abitazione del reo confesso, attualmente rinchiuso nel carcere di Canton Mombello, con l'accusa di omicidio aggravato dalle sevizie, occultamento e distruzione di cadavere. I Ris, da quanto trapelato, avrebbero già raccolto alcuni reperti e isolato tracce ematiche. L'appartamento del delitto, però, sarebbe stato totalmente ripulito dal killer.
I militari sono andati alla ricerca anche di spugne e stracci che il 43enne potrebbe aver utilizzato per ripulire la scena del delitto.
Come dichiarato dal procuratore Nocerino: "È stato tutto accuratamente lavato, abbiamo trovato diversi stracci da periziare". Inoltre verificheranno il momento in cui è stato acquistato il seghetto utilizzato per sezionare il corpo di Carol e l'ordine online di un congelatore a pozzetto.
Finora, come spiegato dal procuratore Nocerino, le affermazioni di Fontana avrebbero trovato riscontro.
Tuttavia la ricostruzione del delitto sarebbe ancora in itinere.
Il giudice per le indagini preliminari Corvi, non ha escluso la presenza di un complice. Infatti devono ancora "essere adeguatamente approfonditi alcuni aspetti della vicenda, anche e soprattutto in relazione all’eventuale coinvolgimenti di altri soggetti nella fase finale del complesso crimine".
Carol Maltesi stava pensando di trasferirsi
Davanti agli inquirenti Davide Fontana ha spiegato di aver ucciso Carol Maltesi, che abitava nell'appartamento sotto il suo, il 10 gennaio mentre giravano un filmino intimo. I due, che in passato avevano avuto una relazione, non stavano più insieme, ma il 43enne continuava a farle da fotografo. La ragazza, durante il lockdown, si era avvicinata al mondo dell'hard e con lo pseudonimo di Charlotte Angie condivideva foto e video su OnlyFans.
Nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo, il bancario, ha fornito un movente: non riusciva ad accettare che la 26enne intendesse lasciare Rescaldina e trasferirsi in provincia di Verona con il figlio di cinque anni.
Proprio durante l'ultimo rapporto, come si legge nell'ordinanza, pensando di poterla perdere per sempre, Fontana l'ha colpita ripetutamente e violentemente con un martello.
Il Gip Corvi avrebbe ravvisato nell'uomo, e nella sua complessiva condotta, la totale mancanza di ogni senso di umana compassione e considererebbe - in considerazione della inusitata gravità soggettiva e oggettiva dei fatti addebitati a Fontana - "macroscopico il pericolo di recidiva specifica".