Sul Lago di Braies in Alto Adige, nel pomeriggio di questo lunedì 18 aprile, otto turisti tra cui un bambino di sette mesi, sono caduti nelle acque ghiacciate del lago a causa della rottura di una parte della superficie dello stesso. Il piccolo è stato subito trasportato all'ospedale di Innsbruck, in Austria. Ricoverata nel nosocomio austriaco anche un'altra persona del gruppo, gli altri sei si trovano invece attualmente in strutture ospedaliere dell'Alto Adige, in stato di ipotermia.

Le prime ricostruzioni

Secondo una prima ricostruzione, il gruppo di escursionisti, tutti di nazionalità italiana, stava camminando sulla superficie ghiacciata del lago che tutti gli inverni si trasforma in uno degli specchi d'acqua più famosi del Tirolo.

A causa probabilmente del rialzo delle temperature degli ultimi giorni, la lastra ha ceduto, provocando la caduta in acqua in primis della famiglia con il neonato. Da lì una quarta persona è intervenuta per cercare di prestare soccorso, ma anch'essa è stata coinvolta nell'incidente. Sembrerebbe invece che le altre quattro persone della comitiva siano cadute in momenti diversi.

Fondamentale è stato l'intervento dei servizi d'emergenza, che hanno portato in salvo tutte le persone. All'operazione hanno preso parte il Soccorso Alpino, la Croce Bianca, il soccorso acquatico e i vigili del fuoco di Braies e Monguelfo.

Si tratta del terzo incidente in due giorni

Quello avvenuto oggi è il più grave dei casi di cronaca avvenuti nei dintorni negli ultimi due giorni.

Già nella mattina della domenica di Pasqua era stata sfiorata la tragedia quando una famiglia milanese di tre persone era caduta nel lago. I passanti, che hanno immediatamente allertato i soccorsi, hanno raccontato di aver visto una donna sprofondare nel ghiaccio, mentre passeggiava con il suo cane sulle sponde del lago. Stessa sorte anche per il marito e la figlia trentenne, che avevano provato a prestare soccorso alla signora.

Con ferite leggere e un principio di ipotermia sono stati trasportati all'ospedale di San Candido e successivamente dimessi.

Analogo incidente si è poi verificato nel pomeriggio di domenica: a rimanere coinvolti questa volta sono stati tre giovani turisti di Udine che hanno sfondato il ghiaccio sulla sponda occidentale. Dopo i primi controlli sul posto, i tre hanno deciso di rifiutare il ricovero il ospedale.

La raccomandazione dei Vigili del Fuoco

In seguito agli incidenti avvenuti in questi giorni, i Vigili del Fuoco di Braies hanno ribadito ancora una volta, per sicurezza, di non salire sulle superfici ghiacciate del lago. In questi periodo infatti, a causa delle temperature più miti, lo strato di ghiaccio inizia a diventare più sottile, con il rischio che possa sgretolarsi sotto il peso di una persona; l'acqua sottostante rimane invece tuttora molto fredda. Le forze dell'ordine stanno comunque provvedendo per delimitare l'accesso al lago.