È passato poco più di un anno dalla notte del 19 giugno 2021 in cui, in un incidente nautico, il 37enne Umberto Garzarella veniva travolto e ucciso da un motoscafo mentre si trovava a bordo di un gozzo di legno fermo nelle acque di Salò, sulle rive del Lago di Garda. Un anno in cui Enzo Garzarella, padre di Umberto, ha dovuto combattere contro il dolore più grande che un uomo possa conoscere, come la perdita di un figlio. "Sto affrontando un lungo percorso - ha affermato Enzo in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera - Teismann ha commesso un errore fatale per mio figlio, ma io non riesco a odiarlo, anche se per perdonare è ancora presto".
Quella notte a bordo del natante vi erano due turisti tedeschi, Patrick Kassen e Christian Teismann. I due, in seguito alle perizie da cui è emerso che si trovavano sul natante in 'condizioni alcoliche precarie', sono stati condannati dal Tribunale di Brescia rispettivamente alla reclusione di 4 anni e sei mesi e 2 anni e sei mesi per omicidio colposo e naufragio.
L'incontro con Teismann sulla tomba di Umberto
"Teismann è venuto per me dalla Germania, lo ha chiesto lui, ci ha messo la faccia. Il suo amico per esempio non lo ha fatto": il signor Enzo Garzarella spiega come né il suo avvocato né la sua famiglia fossero favorevoli a questo incontro, che lui ha invece deciso di accettare "per ascoltarlo e cercare di capire".
Il manager tedesco si è presentato nel cimitero di Salò, dove riposa Umberto, portando insieme alla moglie un mazzo di rose bianche e alcuni disegni fatti dai suoi figli ancora piccoli.
Durante la visita, Teismann ha condiviso con il signor Garzarella anche il dolore per essere stato licenziato dall'azienda per cui lavorava a causa della condanna: "Io lui lo capisco perché in questa tragedia oltre a mio figlio ho perso pure la nostra azienda; portarla avanti senza Umberto era impossibile e così l'abbiamo chiusa.
- prosegue Enzo - È un padre di famiglia, non ha ucciso volontariamente. Penso che dovrebbero dargli un'altra chance. Che senso ha rovinare così un uomo?"
A bordo della piccola imbarcazione quella sera c'era infatti pure la giovane Greta Nedrotti, 25 anni, rimasta uccisa anche lei a causa del fortissimo impatto con il motoscafo. "Mio figlio e questa ragazza si erano appena conosciuti. Avevano deciso di farsi una serata insieme. Oggi mi sento addosso il peso della sua morte", ha concluso il Enzo Garzarella.