Si è svolto nella tarda mattinata di questo sabato 2 aprile il funerale della ragazza di 17 anni morta a Perugia, nel pomeriggio di domenica 27 marzo, dopo essere stata ricoverata all'ospedale Santa Maria della Misericordia.
Prima del ricovero, la giovane Maria aveva accusato mal di gola, febbre e difficoltà respiratorie ed è stata trasferita quasi subito presso il reparto di terapia intensiva, a causa della gravità della situazione. Il decorso clinico, infatti, è stato talmente fulmineo, da condurre la diciassettenne al decesso in meno di 48 ore.
Dati i sintomi la ragazza era stata sottoposta al test diagnostico per l'infezione da Covid-19 ed era risultata negativa.
I dettagli della vicenda
Maria aveva tosse e febbre nei giorni precedenti il ricovero, ma niente ha fatto pensare che la situazione clinica della giovane diciassettenne potesse precipitare nelle 36 ore successive.
Nel pomeriggio di domenica 27 marzo, infatti, vane sono state tutte le cure mediche garantite dai sanitari specializzati: la ragazza ha perso la vita nel reparto di terapia intensiva, dove era stata intubata poche ore prima, per le gravi difficoltà respiratorie. L'autopsia sul corpo della vittima è stata eseguita giovedì 31 marzo: dall'esame sono emersi alcuni elementi importanti.
L'indagine sul cadavere ha rivelato che Maria era stata colpita da una polmonite fulminante, l'ipotesi è che essa sia stata causata da un batterio di cui i medici avrebbero trovato alcune tracce. Per avere dettagli ulteriori bisognerà attendere i risultati degli esami istologici più approfonditi.
Le indagini in corso
La Procura della Repubblica di Perugia ha aperto un fascicolo contro ignoti dopo la morte di Maria: pare, infatti, che la giovane non soffrisse di nessuna patologia.
L'intera comunità della città di Balanzano, in provincia di Perugia dove viveva Maria è sconvolta per la tragedia che ha colpito la famiglia della giovane, completamente sotto shock dopo l'accaduto.
I genitori della ragazza chiedono verità e giustizia, nel caso venissero riscontrate delle responsabilità esterne.
La raccolta fondi per sostenere le spese legali
Gennaro, padre della vittima e imprenditore di origini calabresi, ha avviato una raccolta fondi, sulla piattaforma online "eppela.com", per sostenere la battaglia legale iniziata dagli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza.
Il padre di Maria, inoltre, ha confermato che la diciassettenne aveva completato il ciclo vaccinale anti-Covid e non aveva patologie pregresse.