Poche ore dopo la conclusione dell'ultima edizione dell'Eurovision Song Contest - che ha visto trionfare la band ucraina Kalush Orchestra - sui social è arrivato un infelice commento della giornalista russa pro-Putin Yuliya Vityazeva: "Su Torino ci vorrebbe un missile nucleare Satan".

La reporter con un post Telegram dedicato alla manifestazione canora che quest'anno si è svolta al PalaOlimpico di Torino ha invocato, sulla città piemontese, un pesante attacco missilistico. L'infelice uscita della Vityazeva ha suscitato diverse critiche e polemiche sui social.

La giornalista, nelle scorse settimane, è stata ospite anche di “Di Martedì” e “Dritto e Rovescio”, programmi d'approfondimento politico e di cronaca nera in onda su La7 e Mediaset.

Il commento della giornalista russa

Yuliya Vityazeva, reporter e conduttrice di un talk-show sull'emittente nazionale "Russia 1" è tornata a far parlare di se. La giornalista considerata dai suoi detrattori uno dei “megafoni di Putin” (che avrebbe attirato anche i riflettori del Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) nelle scorse ore, ha commentato la vittoria all'Eurovision del gruppo musicale Kalush Orchestra. La band dal rapper Oleh Psjuk, sostenuta anche dal presidente Volodymyr Zelensky, ha rappresentato l'Ucraina e ha conquistato la giuria popolare con il brano "Stefania".

Dopo la vittoria degli ucraini la giornalista russa ha commentato nella sua lingua madre: "Ci vorrebbe un missile nucleare Satan su Torino", città scelta per ospitare l'evento. Un "consiglio", il suo, per far saltare in aria la kermesse con uno dei razzi più devastanti nelle mani del Cremlino.

Le parole della giornalista - che non ha mai nascosto di sostenere l'attacco all'Ucraina - accompagnate da un emoji ammiccante sono apparse sotto un post del Bild dedicato alla possibilità che la Russia potesse hackerare l'Eurovision.

E inevitabilmente hanno suscitato polemiche. La giornalista, di fronte alle critiche, non si è scomposta e in un certo senso ha voluto rilanciare spiegando di aver fatto del "sarcasmo" per suggerire un titolo di maggiore effetto al quotidiano tedesco. Yuliya Vityazeva allo stesso tempo ha ribadito che quanto accaduto in occasione del contest musicale europeo sarebbe una prova del "goffo funzionamento della propaganda occidentale".

Quindi, la reporter ha continuato attaccando quelli che lei definisce i suoi "accusatori" che per pigrizia, convenienza o scarsa propensione all'umorismo non avrebbero controllato "la fonte originale" del suo post. "Qualsiasi menzione ai nostri missili - ha concluso la giornalista - priva gli occidentali (virgolettato, ndr) del loro senso dell'umorismo. Poiché hanno paura. E giustamente, tra l'altro".

Le polemiche dopo la battuta della giornalista russa

Il profilo Twitter della giornalista Vityazeva, in queste ore, è stato sospeso. Comunque nel frattempo non sono mancate le polemiche dopo la sua battuta infelice. Scorrendo i vari tweet - sotto l'hashtag #Vityazeva - si possono leggere reazioni piuttosto piccate.

"Non penso - ha ammesso un'utente riconoscendo di essere poco pluralista - che tutti abbiano diritto di dire la loro".

"D’altronde - ha invece commentato ironicamente Enrico Nappi - a chi non è mai capitato (per fare una battuta, ovviamente) di augurarsi lo sgancio di una bomba nucleare su una città italiana? Dai, non mentite. Volete vedere che abbiamo “frainteso” anche la Vityazeva?!"