Svolta nel delitto di Valentina Giunta, uccisa a 32 anni nella sua casa di Catania. Nella giornata di mercoledì 27 luglio la procura per i minori etnea ha confermato il fermo di un minorenne che, da quanto è emerso, sarebbe il primogenito 15enne della vittima. Va sottolineato che, nella nota diffusa dal pm, non viene precisato il nome dell'indagato, né l'eventuale grado di parentela con la vittima. Secondo gli inquirenti,la donna sarebbe stata accoltellata al culmine dell'ennesima lite in famiglia. I rapporti tra madre e figlio, da qualche tempo, pare fossero particolarmente tesi.

Il caso di cronaca nera è seguito dal procuratore Carla Santocono.

Il fermo del figlio 15enne di Valentina

Nella giornata di martedì 26 luglio, nell'ambito dell'attività di indagine sulla morte di Valentina Giunta, è stato fermato un ragazzo minorenne, indicato da fonti vicine agli inquirenti come il figlio maggiore della vittima. Come spiegato dalla procura dei minori di Catania a carico del giovane, già sottoposto a interrogatorio, sarebbe emerso un grave quadro indiziario. Il decreto di fermo è stato confermato poco dopo dal Pm. L'udienza di convalida, invece, è prevista per i prossimi giorni.

L'adolescente, da quanto ricostruito, viveva con mamma Valentina e il fratellino, ma la loro convivenza era tutt'altro che serena.

Il 15enne, infatti, non accettava che la donna avesse interrotto la relazione con il padre, attualmente detenuto a seguito del coinvolgimento in un’inchiesta su un’organizzazione specializzata in furti d’auto, e soprattutto temeva che potesse allontanarlo da lui e dal nonno paterno.

L'omicidio di Valentina

Valentina Giunta è stata uccisa a coltellate nella camera da letto della sua casa nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 luglio.

Secondo i primi esami del medico legale, le sarebbero stati fatali i fendenti che l'hanno raggiunta sulla schiena e al collo. La polizia è intervenuta in seguito a una segnalazione telefonica effettuata da un parente che temeva per l'incolumità della giovane madre. All'arrivo dei soccorritori, però, per la 32enne non c'era già più nulla da fare.

Gli inquirenti hanno subito ipotizzato un delitto maturato in ambito familiare e in un primo momento, prima che i sospetti si concentrassero sul primogenito, la Squadra Mobile ha effettuato degli accertamenti anche sull'ex compagno di Valentina. La donna, infatti, in passato lo aveva denunciato per maltrattamenti, ma poi aveva ritirato l'esposto. Tuttavia era determinata a tagliere i ponti con lui e pensava di trasferirsi lontano. Il figlio 15enne, però, non era d'accordo. Il ragazzo poteva incontrare il padre solo durante i colloqui in carcere e provava per lui un amore incondizionato e un'infinita ammirazione. "Ti amo leone - scriveva sui social sperando di rivederlo presto fuori - sei la mia vita". Valentina adorava il figlio: "Sarà sempre la mia priorità - diceva di lui - il mio grande amore, la mia ragione di vita".