In una frazione del comune di modena il proprietario di una impresa edile di 67 anni ha perso la vita dopo un malore improvviso che lo ha colto mentre stava eseguendo alcuni lavori sul tetto di un edificio. Probabilmente a contribuire al malore dell'uomo è stato il forte caldo.
Sul posto sono giunti il personale del 118, i vigili del fuoco e gli esperti della medicina del lavoro dell’Ausl, ma a nulla sono valsi i soccorsi. Poiché il decesso dell'uomo è stato dovuto a cause naturali, non verrà disposto l'esame autoptico sulla salma.
Modena, imprenditore muore mentre lavora su un tetto
A San Donnino, una piccola frazione della città di Modena, un imprenditore edile 67enne è deceduto dopo essere stato colto improvvisamente da un malore mentre stava eseguendo dei lavori sul tetto di un villino sito in via Primula. Il fatto di cronaca è avvenuto lunedì 25 luglio poco dopo le ore 12, momento della giornata in cui le temperature sono particolarmente elevate.
Si ipotizza, infatti, che a contribuire il malore del 67enne sia stato il forte caldo che da ormai diverse settimane sta colpendo l'Italia. L'uomo, Claudio Mantovani, residente a Castelfranco dell'Emilia, era impegnato assieme agli altri suoi operai in alcuni interventi di efficientamento energetico quando si è improvvisamente accasciato perdendo conoscenza.
Imprenditore edile deceduto a Modena: i soccorsi
I colleghi di lavoro, capendo la gravità dell'accaduto, hanno immediatamente allertato i soccorsi e presso il cantiere dove stava lavorando il 67enne sono immediatamente intervenuti il personale medico del 118 con un'ambulanza e un'automedica, nonché i vigili del fuoco. Questi ultimi, dopo aver raggiunto l'imprenditore con un'autoscala, hanno tentato di defibrillarlo, ma, purtroppo, per l'uomo non c'era più niente da fare, in quanto era già deceduto.
Sul luogo dell'accaduto sono giunti anche gli esperti della medicina del lavoro dell’Ausl, i quali lavoreranno sui vari accertamenti di rito, e gli agenti della volante.
Dal momento che il decesso dell'imprenditore edile è stato determinato da cause naturali, non sarà eseguito l'esame autoptico sulla salma.
L'intervento del sindacato Filca Cisl Emilia Centrale
Nei giorni precedenti all'accaduto il sindacato Filca Cisl Emilia Centrale, intervenendo sull’anomala ondata di caldo che ha colpito tutto il territorio emiliano, aveva chiesto che le imprese edili lavorassero in una diversa fascia oraria, fissando l’inizio dei lavori nelle ore più fresche del mattino, così da terminare a mezzogiorno, e attivando la cassa integrazione ai fini del completamento delle 8 ore lavorative giornaliere. Tutto ciò dopo che i responsabili dei lavoratori alla sicurezza territoriali avevano chiesto al sindacato l’aggiornamento dei Piani operativi della sicurezza in ordine ai rischi causati dal cosiddetto "stress da calore".