Il ciclista belga Tiesj Benoot, in un recente podcast di Het Nieuwsblad "The World Cup is our", ha dichiarato di essersi trovato male e di avere ricevuto delle cure sbagliate all'ospedale italiano dove era stato trasportato e ricoverato dopo l'incidente subito nell'agosto scorso a Livigno, in provincia di Sondrio.
Il corridore del team Jumbo-Visma, infatti, qualche settimana fa, a seguito di uno scontro con un'automobile, aveva riportato una seria frattura a una vertebra cervicale. In particolare, il ciclista ha raccontato di essersi trovato male con il personale medico, in quanto non parlava inglese e che il letto ospedaliero era scomodo, in quanto troppo piccolo.
Infortunio Tiesj Benoot a Livigno: il corridore racconta di avere ricevuto cure inadeguate in Italia
Tiesj Benoot, ciclista su strada belga, nel podcast di Het Nieuwsblad, "The World Cup is our", ha raccontato che, a seguito dell'incidente subito nell'agosto scorso a Livigno, in provincia di Sondrio, ha ricevuto delle cure del tutto inadeguate presso il nosocomio italiano dove era stato trasportato e ricoverato.
Il 28enne, che corre per il team Jumbo-Visma, dopo un violento scontro con un'automobile, aveva riportato una seria frattura a una vertebra cerebrale. "In Italia sono stato curato male", ha detto nel podcast.
Grandi disagi con il personale sanitario
Nel podcast, il corridore belga ha dichiarato: "Le infermiere e i medici parlavano a malapena inglese.
Ero in una stanza con due in un letto troppo piccolo. Ero alzato fino alle caviglie. C'erano 30 gradi nella stanza senza condizionatore".
Inoltre - secondo il suo racconto - nella camera ospedaliera non c'era l'aria condizionata, dunque, oltre ai dolori, Benoot avrebbe patito molto anche il caldo, dal momento che c'erano trenta gradi.
Mangiava e beveva con molta difficoltà, in quanto il personale sanitario lo aveva lasciato sdraiato con un tutore per svariate ore. Addirittura, dopo avere bevuto una bibita, aveva accusato per un'ora un forte mal di pancia.
Infine, il campione belga ha sottolineato di avere urinato sangue la sera e che i medici lo avevano visitato soltanto la mattina seguente per poi aggiungere: "Anche le suture sull'anca e sul gomito erano mal fatte.
Sono stato anche dimesso rapidamente dall'ospedale".
Già nei giorni dell'incidente Tiesj Benoot si era lamentato dell'Italia per il fatto che ci sarebbe troppo traffico per i ciclisti, definendo l'Italia il "peggior paese" da questo punto di vista.