"Valentina ha mentito fin dall'inizio e continuerà a farlo". I genitori di Mattia Caruso, il trentenne ucciso dalla compagna ad Abano Terme (Padova) non credono alla versione della giovane rea confessa. "Vuole fare la vittima" hanno dichiarato. Valentina Boscaro, mamma 31enne di una bimba di 6 anni (che vive a Rieti, con il papà), è ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Il gip che sta seguendo il caso di Cronaca Nera, infatti, ha voluto tenere conto anche della condizione di madre della donna.
I genitori di Mattia non credono a Valentina
Mattia Caruso, venditore ambulante di dolciumi di Albignasego (alle porte di Padova) è stato ucciso dalla fidanzata convivente nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 settembre. La ragazza, dopo essersi inventata un'aggressione da parte di uno sconosciuto, è crollata ed ha ammesso di aver colpito con un fendente al petto il giovane. Descrivendo la relazione con il 31enne "estremamente conflittuale", al pubblico ministero, ha raccontato di essere stanca ed esasperata e di non aver avuto intenzione di uccidere.
I genitori di Mattia, però, non credono alla ragazza, anche lei ambulante (vende vestiti) e sono convinti che la verità debba tutt'ora emergere.
"Ha mentito fin dall'inizio - hanno attaccato - e continuerà a farlo. Sono accadute delle cose molto strane - hanno proseguito - vogliamo approfondire la situazione". "Valentina è una donna senza cuore - hanno concluso - e vuol fare la vittima, quanto ha fatto, non le basta".
Mattia avrebbe cercato di costringere Valentina a mangiare una tartaruga
Valentina Boscaro ha raccontato che Mattia, con il quale da qualche tempo conviveva, la picchiava e la minacciava. A carico di Caruso, tuttavia, non ci sarebbero denunce per violenze o maltrattamenti alla compagna. La coppia, a detta di familiari ed amici, però, non era serena.
Ancora la ragazza: "Quando assumeva stupefacenti - ha precisato - era imprevedibile. Una volta voleva costringermi a mangiare una tartaruga domestica morta da poco".
La giovane mamma, come confermato anche dal suo legale, l'avvocato Nicola Guerra, sta soffrendo molto. "È sotto shock - ha dichiarato - perché si rende conto di quello che è successo e che non avrebbe mai voluto che accadesse". Il suo dolore, però, striderebbe con le bugie raccontate fin dalla notte dell'omicidio e i vari tentativi di depistaggio. Prima di capitolare, nella giornata di giovedì 29 settembre - davanti ai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale coordinati dal colonnello Michele Cucuglielli - Valentina avrebbe fornito versioni discordanti e "al limite dell'assurdo".
Boscaro, indagata per omicidio volontario aggravato dal rapporto sentimentale, si trova ora ai domiciliari nella sua abitazione in provincia di Padova. Il gip, escludendo il pericolo di fuga, le ha fatto applicare il braccialetto elettronico. "Vivo malissimo questa cosa" ha commentato, nelle scorse ore, Rossana, la mamma di Mattia.