Il Gip di Venezia Alberto Scaramuzza ha chiesto di iscrizione nel registro degli indagati, per il reato di frode processuale e depistaggio, di Letizia Ruggeri, la pm che indagò sull'omicidio di Yara Gambirasio, la ginnasta di Brembate Sopra (Bergamo) uccisa nel novembre 2010 e ritrovata in un campo di Chignolo d'Isola nel febbraio 2011.

La richiesta del Gip è arrivata a conclusione dell'udienza di opposizione all'archiviazione presentata proprio dai legali di Massimo Giuseppe Bossetti, unico condannato. La scomparsa e l'uccisione della 13enne è uno dei casi di cronaca nera più controversi degli ultimi anni.

Nonostante la vicenda, almeno da un punto di vista processuale, si possa dire chiusa con la condanna in via definitiva all'ergastolo di Bossetti, vi sono ancora dei punti poco chiari.

L'udienza sulla conservazione dei reperti del caso Yara Gambirasio

Nelle scorse ore, il tribunale di Venezia (competente territorialmente sui magistrati di Bergamo) si è pronunciato sulla questione delle 54 provette che contenevano la traccia biologica mista di Yara Gambirasio e del suo assassino, che sarebbero state trasferite dal frigorifero dell'ospedale San Raffaele di Milano - dove erano conservate a una temperatura di meno 80 gradi - al Tribunale di Bergamo (nell'ufficio Corpi di reato).

Secondo i legali di Massimo Bossetti, l'avvocato Claudio Salvagni e l'avvocato Paolo Camporini, il cambio di destinazione di quella che è stata più volte definita la "prova principe" avrebbe interrotto la catena del freddo portando a un possibile deterioramento del Dna e, di conseguenza, rendendo inutili eventuali nuovi accertamenti.

L'udienza potrebbe aprire un nuovo fronte di indagine.

Il Gip Alberto Scaramuzza, infatti, ha trasmesso gli atti relativi alla pm Letizia Ruggeri alla procura di Venezia e lo ha fatto per via di una denuncia-querela avanzata dalla parte offesa (ossia Massimo Bossetti) indirizzata proprio al procuratore che si occupò dell'omicidio di Yara Gambirasio.

La pm che seguì le indagini su Yara Gambirasio potrebbe essere indagata per depistaggio e frode

La trasmissione degli atti si potrebbe quindi tradurre con l'iscrizione della pm Ruggeri nel registro degli indagati, con la stessa ipotesi di reato.

Si tratterebbe di un atto necessario per permettere al pubblico ministero una valutazione compiuta in relazione a tutte le doglianze opposte dalla difesa di Bossetti della sua posizione e di permetterle, allo stesso tempo, una difesa adeguata. Il procuratore di Bergamo Antonio Chiappani, appresa la notizia dalla stampa, ha dichiarato: "Resto francamente sorpreso".