Continuano le indagini sulla morte di Alice Neri, mamma 32enne ritrovata carbonizzata il 18 novembre 2022 nelle campagne di Concordia (Modena). Nelle scorse ore è emerso che la giovane, dopo aver trascorso la serata di giovedì 17 novembre con il collega e amico Marco Cuccui, non sarebbe partita subito per Rami di Ravarino, dove viveva con il marito Nicholas Negrini, ma sarebbe rimasta in auto di attesa di qualcuno. Una dinamica simile sarebbe avvenuta la settimana prima. Dopo l'aperitivo con il coetaneo, la giovane, avrebbe atteso da sola in auto, l'arrivo di un'altra persona intanto è stato ritrovato un reggiseno sul luogo del delitto.

Alice Neri e Marco si sarebbero incontrati anche il 10 novembre

Alice Neri è stata ritrovata carbonizzata nella sua auto, una Ford Fiesta, venerdì 18 novembre 2022. La sera prima, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo essere rientrata dal lavoro, ha salutato il marito Nicholas dicendo che avrebbe incontrato un'amica per bere qualcosa insieme. In realtà, la giovane mamma, si era data appuntamento con un collega sardo, Marco. E, da quanto ricostruito, si sarebbero visti per un aperitivo, sempre allo Smart Café di Concordia, anche una settimana prima, il 10 novembre.

Anche in quell'occasione, la giovane mamma, dopo aver salutato Marco sarebbe salita in auto, ma anziché dirigersi verso casa sarebbe rimasta ferma nel parcheggio a lungo.

Tant'è che il 32enne, dopo aver atteso per un po' che l'amica mettesse in moto, si sarebbe allontanato. Gli inquirenti non escludono che Alice avesse appuntamento con qualcuno o che si fosse attardata per rispondere a qualche messaggio. Il collega, infatti, avrebbe riferito che durante i loro incontri, la giovane mamma, aveva ricevuto diversi sms.

Il principale indagato per l'omicidio di Alice Neri potrebbe ritornare in libertà

La procura di Modena, subito dopo il ritrovamento del corpo carbonizzato di Alice Neri aveva iscritto nel registro degli indagati Nicholas Negrini e Marco Cuccui, rispettivamente marito e collega della vittima. Entrambi, però, avrebbero chiarito la loro posizione e così, anche grazie alle dichiarazioni rilasciate dal 32enne sardo, il "cerchio si è chiuso" intorno a Mohamed Gaaloul.

Il 29enne originario della Tunisia, come confermato da telecamere di sicurezza e testimoni, la serata del 17 novembre era allo Smart Café e, per tutto il tempo, avrebbe fatto la spola tra la sala slot ed il parcheggio.

L'uomo, che dopo esser scappato è stato arrestato in Francia, è attualmente detenuto nel carcere di Modena. Interrogato dal Gip si è avvalso della facoltà di non rispondere, limitandosi a dichiararsi estraneo alla vicenda di Cronaca Nera. Il suo legale, l'avvocato Roberto Ghini, sostenendo che nei confronti del suo assistito non vi sarebbe un grave quadro indiziario ha presentato richiesta di scarcerazione. La sua richiesta è stata accolta e per martedì 24 gennaio è stata fissata l’udienza presso il Tribunale della Libertà di Bologna. Il giovane indagato potrebbe quindi ritornare in libertà.