Emergono in queste ore dei dettagli su alcune dichiarazioni dello scorso novembre di Danish Hasnain, lo zio 38enne di Saman Abbas. La 18enne era scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021 e poi ritrovata morta sepolta nei pressi di un casolare abbandonato vicino casa lo scorso 18 novembre 2022. A far ritrovare il corpo di Saman Abbas era stato proprio Hasnain, che parlando con la Polizia Penitenziaria, aveva però sostenuto di non aver ucciso la giovane.
Secondo la procura che si sta occupando del caso di Cronaca Nera, Saman, sarebbe stata uccisa dai suoi familiari (i genitori, due cugini e uno zio) per aver detto "no" a un matrimonio combinato in Pakistan, suo paese d'origine.
Lo zio Danish nega di aver ucciso Saman
Danish Hasnain, considerato l'autore materiale del delitto di Saman Abbas, è detenuto nel carcere di Reggio Emilia con l'accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere.
Lo scorso 18 novembre ha indicato agli investigatori il luogo dove era stato seppellito il corpo della 18enne. In quell'occasione (da quanto emerso in queste ore su tali dichiarazioni), parlando con gli agenti della Penitenziaria, aveva dichiarato: "Voglio dirvi che non ho ucciso io Saman e per questo motivo, non voglio essere condannato al posto di colui che l'ha uccisa".
L'uomo aveva ammesso di aver aiutato i cugini Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz a seppellire il corpo della ragazza nelle campagne di Novellara e ha fornito una sua ricostruzione di quanto accaduto la sera del 30 aprile 2021.
"Prima mi ha chiamato il padre di Saman, Shabbar, ma io non risposto. Poi, mentre dormivo, sono venuti i miei due cugini e, a quel punto, li ho seguiti fino a a casa degli Abbas". Danish aveva poi aggiunto che, a quel punto, avrebbe visto, a terra, tra le serre, il corpo ormai senza vita della giovane.
Ancora in Pakistan i genitori di Saman
I cugini, sempre stando al racconto di Danish Hasnain, avrebbero dato la colpa a Nazia Shaheen, la mamma di Saman. "Secondo me - ha sottolineato l'indagato - non è andata veramente così". Poi avrebbe spiegato che con Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz ha portato il corpo della 18enne nel casolare diroccato in Strada Reatino.
Lì avrebbe trovato una pala da utilizzare per scavare.
Per l'omicidio di Saman Abbas, al momento, oltre allo "zio Danish", risultano iscritti nel registro degli indagati i due cugini, il padre Shabbar Abbas e la madre Nazia Shaheen. Tutti devono rispondere dei reati di omicidio premeditato in concorso, sequestro di persona e soppressione di cadavere.
I genitori di Saman Abbas, subito dopo il delitto, hanno lasciato l'Italia e sono tornati in patria. Nazia risulta ancora latitante, mentre Shabbar Abbas è stato arrestato. Proprio nella giornata di ieri, mercoledì 31 gennaio, da quanto si apprende, è stata rinviata per la decima volta l'udienza per l'estradizione. L'uomo ritornerò in aula, sempre ad Islamabad, il prossimo 7 febbraio.