Non si conosce ancora cosa abbia scatenato la tragedia familiare che si è consumata nel primo pomeriggio di sabato 18 febbraio a Silì, frazione di Oristano, in Sardegna. Una donna di 52 anni ha ucciso a coltellate la figlia 13enne e, subito dopo aver compiuto il gesto, si è gettata nel vuoto da una finestra di casa. Nella caduta la madre ha riportato una serie di lesioni e fratture: dopo i primi soccorsi sul posto, è stata quindi trasportata con un elicottero del 118 all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Secondo le informazioni rilasciate dal personale medico, la donna, che ha riportato un trauma cranico nella caduta, non sarebbe in pericolo di vita.

La donna, subito dopo aver accoltellato la figlia, si è buttata dalla finestra

Secondo le prime ricostruzioni dell'accaduto, la 52enne avrebbe tentato di uccidersi lanciandosi dal primo piano della sua abitazione, qualche istante dopo aver ucciso la figlia. A dare per primo l'allarme, chiamando i numero di emergenza 112, è stato un passante che, transitando lungo la strada nei pressi della casa, avrebbe notato il corpo della donna riverso sull'asfalto. In pochi minuti sono giunti sul luogo un'ambulanza, che ha prestato i primi soccorsi alla ferita, e le forze dell'ordine. Le indagini sull'accaduto sono coordinate dal pm di turno della locale procura, Valerio Bagattini, cha ha voluto visionare personalmente la scena del crimine.

Il padre ha ritrovato la figlia ormai priva di vita nel bagno della casa dove la ragazza viveva con la madre

Il corpo della 13enne accoltellata dalla madre è stato rinvenuto dal padre della giovane, che è stato chiamato dai vicini: la ragazza giaceva, ormai priva di vita, nel bagno di casa. Dalle prime notizie risulta che l'uomo, un agente della polizia municipale di Oristano, si sarebbe separato dalla moglie diversi anni fa.

La donna, disoccupata, abitava da sola con l'unica figlia nell'abitazione che è stata teatro di questa vicenda di cronaca nera.

Le ricostruzioni degli inquirenti: si ipotizza che alla base della tragedia ci sia un litigio tra madre e figlia

Gli inquirenti che stanno tentando di ricostruire quanto accaduto pensano che alla base della tragedia possa esserci stato un violento diverbio tra madre e figlia, che sarebbe degenerato fino all'accoltellamento della ragazza, aggredita alle spalle mentre si trovava in bagno.

Per comprendere bene la dinamica dei fatti sarà importante ascoltare il racconto della 52enne, che potrebbe essere già interrogata nelle prossime ore, se le sue condizioni di salute lo permetteranno. Infatti in casa non era presente nessun altro al momento del presunto litigio tra le due, né sembrano esserci testimonianze in grado di fornire ulteriori elementi. Inoltre tutti i vicini di casa, ascoltati dagli investigatori, hanno spiegato di non essersi accorti di nulla di quello che stava accadendo nell'abitazione.