Nel pomeriggio di venerdì 10 febbraio cinque scalatori non professionisti sono rimasti bloccati al limite di un salto tra le rocce in Val Veny. I freerider sono stati recuperati dal Soccorso Alpino della Valle d'Aosta, che li ha poi trasferiti alla vicina Courmayeur. Il fatto di cronaca è stato riportato in queste ore da diverse testate valdostane.

L'errore di percorso

Nel pomeriggio di venerdì, lungo la discesa di un canalone nella Val Veny, a piedi del Monte Bianco, nei pressi della zona ovest di Courmayeur, cinque alpinisti italiani si sono trovati impossibilitati a proseguire nel loro percorso, a quanto pare per un errore di itinerario.

Gli sciatori probabilmente stavano percorrendo la via normale che porta verso il Monte Bianco, passando anche vicino al ghiacciaio del Maige, quando avrebbero perso l'orientamento, trovandosi di fronte a uno strapiombo senza più poter proseguire.

I cinque freerider italiani erano in zona per sciare liberamente, come fanno da tempo, ma hanno sbagliato a interpretare le carte, trovandosi improvvisamente vicini a delle balze rocciose. Comunque gli sciatori sono riusciti a contattare il soccorso alpino di zona, che è intervenuto per aiutarli.

Il salvataggio del Soccorso Alpino Valdostano

Dopo aver ricevuto la chiamata di aiuto, il Soccorso Alpino della Valle D'Aosta ha organizzato le operazioni per il recupero dei cinque freerider; la missione di soccorso è stata complicata dal luogo in cui gli alpinisti sono rimasti bloccati, considerato molto pericoloso dagli stessi soccorritori per la grande vicinanza con il salto nel vuoto e per l'estrema verticalità del pendio.

Il Soccorso Alpino Valdostano ha coordinato un recupero tramite una squadra di intervento in elicottero, ma questa prima opzione è stata scartata per il rischio concreto di mettere in pericolo i freerider per il movimento d'aria che si sarebbe potuto creare con le pale del velivolo per il salvataggio.

Poco prima del tramonto i soccorritori hanno deciso di intervenire salendo con l'elicottero più in alto sul crinale, fermando il mezzo di soccorso e scendendo legati alla parete, utilizzando la tecnica alpinistica.

In poco tempo hanno raggiunto i freerider e li hanno messi in sicurezza con le imbragature di soccorso, per poi sollevarli con il verricello per trarli in salvo definitivamente sull'elicottero.

Le operazioni di salvataggio sono terminate poco dopo le ore 18; i cinque alpinisti sono risultati illesi e sono stati poi accompagnati nella vicina Courmayeur per la deposizione di rito alla Guardia di Finanza che ha coordinato le operazioni di soccorso.