L'ex ciclista e campione del mondo francese Luc Leblanc in occasione dell'uscita di un libro che ripercorre la sua carriera ha voluto raccontare di quando ha pensato di suicidarsi. Il corridore ha spiegato che era nel pieno di un periodo difficile a causa della depressione che lo aveva colpito dopo alcune situazioni personali complicate.

La confessione di Luc Leblanc

In queste settimane è uscito il libro Io, Lucho. L'importante è restare vivi in cui si racconta la vita e la carriera nel ciclismo di Luc Leblanc, campione del mondo nel 1994 e per alcuni giorni maglia gialla al Tour de France nel 1991; in un'intervista ai margini della presentazione del libro, il corridore ha raccontato di quando è andato vicino a suicidarsi per depressione.

"Quel giorno, ho preso la mia pistola e sono andato nel bosco", ha raccontato Luc Leblanc, "Mi sono messo la canna della pistola sotto la gola e ho pensato di farla finita."

Il corridore poi ha aggiunto che è rimasto in quella posizione qualche minuto, ripercorrendo la sua vita e pensando a tutto quanto aveva costruito durante il suo percorso privato e professionale. Ma in quel momento ha prevalso il pensiero della sua famiglia: "Poi ho pensato ai miei due figli e alla mia famiglia e alla fine ho posato la pistola e sono tornato giù al mio villaggio”.

Secondo il racconto del corridore, l'episodio è accaduto circa cinque anni dopo il suo ritiro avvenuto nel 1998: "Ero stremato dalla depressione, nel pieno di un attacco depressivo incontrollabile, perché ero stato accusato di essere un imbroglione per una verifica fiscale per colpa di una cattiva consulenza finanziaria".

La rivelazione sull'infanzia di Luc Leblanc: la perdita del fratello

Durante l'intervista per la presentazione del libro sulla sua vita, Luc Leblanc ha voluto sottolineare di avere raccontato nel libro anche un episodio della sua infanzia di cui pochi erano a conoscenza ma che lo ha segnato nel suo percorso personale: la morte del fratello per un incidente stradale in cui lo stesso corridore era rimasto coinvolto all'età di 12 anni.

I due fratelli hanno avuto un incidente: il maggiore, che era alla guida, ha perso la vita, mentre Luc è rimasto ferito a una gamba: un incidente che ancora oggi lascia i segni sul fisico del corridore.

Poi Luc Leblanc ha raccontato di come "agli altri non interessava perché zoppicavo, era così e dunque mi prendevano in giro, ma l'ho superato, anche se riguardo l'incidente in macchina molte volte mi domando perché sia toccato a mio fratello e non a me subire quel destino".