Nel corso dell'ultima puntata di Striscia la notizia, Fabrizio Corona è tornato a parlare dello scandalo scommesse che ha riguardato il mondo del calcio italiano.
Corona, dopo aver ricevuto il Tapiro d'oro, ha ribadito la sua volontà di far luce sullo scandalo che coinvolgerebbe diversi calciatori: "Ho le prove e le pubblicherò entro il 15 novembre", ha detto. Secondo lui, il coinvolgimento nel caso scommesse riguarderebbe il 30% dei calciatori.
Promesse nuove prove entro il 15 novembre
Fabrizio Corona ha promesso di rendere pubbliche le sue prove riguardo lo scandalo scommesse entro il 15 novembre, attraverso una piattaforma online che sarà aperta a tutti.
In un'intervista all'inviato Valerio Staffelli, l'ex paparazzo ha svelato che la conduttrice Nunzia De Girolamo (che lo aveva ospitato la settimana scorsa su Rai 3) non ha soddisfatto la promessa di mandare in onda i filmati integrali e di permettergli di tornare in studio: "Sono stato abbandonato dalla Rai e il materiale non viene trasmesso", ha dichiarato Corona.
La querela di El Shaarawy e Casale
Corona ha aggiunto di essere stato querelato dal calciatore della Lazio Nicolò Casale, ma ha sollevato dubbi sulla validità di tale azione legale. "Prima di querelarmi, il procuratore di Casale mi ha chiamato per chiedermi se avevo le prove di quanto avevo detto", ha affermato.
Inoltre, Corona ha sostenuto di aver ricevuto varie telefonate da persone che gli offrivano ingenti somme di denaro per evitare che queste prove venissero rese pubbliche.
Fabrizio Corona sarebbe ora indagato per diffamazione a seguito di querela sporta non solo da Casale, ma anche da parte di Stephan El Shaarawy.
Fabrizio Corona parla di una conversazione compromettente su una chiavetta Usb
Intanto secondo quanto affermato da Fabrizio Corona, in una chiavetta Usb sarebbe contenuta una conversazione telefonica tra alcuni giocatori, più altri audio e documenti sulle scommesse illegali dei calciatori.
Questo materiale deriva dalla sua fonte Maurizio Petra, zio dell’ex calciatore dell’Inter Antonio Esposito e che al fotografo nelle settimane scorse ha svelato i dettagli su tutta questa vicenda. Si tratterebbe di informazioni talmente delicate che Petra le avrebbe affidate a un legale di La Spezia e le avrebbe legate a un testamento, alla cui apertura – nel caso di un suo decesso – verrebbe rivelato anche il contenuto del supporto informatico.
Pertanto la polizia ha acquisito, nella città ligure, la chiavetta Usb nell’ambito dell’inchiesta della procura di Torino sulle scommesse illegali. Secondo quanto trapelato nei giorni scorsi tra i vari audio ci sarebbe anche una conversazione avuta tra Zaniolo ed Esposito che smonterebbe la versione dell’ex romanista.
Si tratta comunque di informazioni tutte da verificare, dal momento che Petra, durante l’intervista a La Verità in cui ha parlato di questi documenti, non ha fatto ascoltare l’audio, e neppure l’avvocato che l’ha custodito finora, Matteo Basso, ha esaminato il contenuto.