“Temevo il giudizio degli altri”. Con queste parole si sarebbe giustificata con gli inquirenti Chiara, la 21enne di Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma, accusata della morte dei due figli neonati. Nelle scorse ore la ragazza è stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio volontario aggravato di uno dei figli e di soppressione di cadavere per l’altro, quello per il quale al momento non risultano prove di un infanticidio. Nel corso di una conferenza stampa gli inquirenti hanno fornito i dettagli delle indagini delle ultime settimane, dopo che gli esami del Dna hanno confermato che entrambi i piccoli erano figli suoi.

Per chi ha indagato su questo caso di Cronaca Nera la giovane, studentessa di Scienze della formazione, avrebbe partorito “in assoluta solitudine” nella taverna di casa il secondo bambino ritrovato, di notte, tra il 6 e il 7 agosto. La madre, secondo il suo stesso racconto, avrebbe tagliato il cordone ombelicale con delle forbici da cucina, prima di perdere i sensi. Il bimbo sarebbe quindi morto per un’emorragia dovuta alla mancata sutura delle vene recise. Dopo un po’ la giovane si sarebbe risvegliata e avrebbe sepolto, sempre da sola, il corpicino nel giardino di casa. Il giorno dopo, la 21enne è partita con i genitori per gli Stati Uniti.

La giovane voleva che i resti dei neonati rimanessero vicino a lei

Durante gli interrogatori la ragazza avrebbe confessato di aver seppellito i corpicini dei due neonati nel giardino di casa “per averli vicino” a lei. Il procuratore Alfonso D’Aquino ha spiegato come per gli inquirenti la giovane abbia premeditato di portare avanti la seconda gravidanza con il preciso obiettivo di sopprimere il figlio.

Invece la morte del primo bimbo risalirebbe a più di un anno prima, il 12 maggio 2023, giorno in cui la ragazza era rimasta con una scusa da sola in casa, mentre i genitori erano al saggio di pianoforte di un altro figlio. Nonostante la 21enne abbia dichiarato il contrario durante gli interrogatori, per il procuratore di Parma non avrebbe mai mostrato nessuna intenzione di tenere i due figli.

Nei mesi in cui era incinta, infatti, avrebbe utilizzato il suo smartphone per trovare, grazie ai motori di ricerca, dei metodi per nascondere la gravidanza ed evitare di partorire, cercando di procurarsi anche erbe e farmaci in grado di farle perdere i figli.

Nessuno si sarebbe accorto delle due gravidanze della 21enne

Per gli inquirenti nessuno in famiglia o tra le amiche della giovane si sarebbe mai accorto di nulla. Per nascondere le gravidanze la 21enne avrebbe mangiato poco e indossato abiti larghi. Nel frattempo, avrebbe condotto una vita normale, senza cambiare nessuna abitudine, continuando a fumare la sigaretta elettronica e arrivando persino ad assumere marijuana.

A spingerla, il timore di essere giudicata dagli altri e in particolare dal fidanzato, molto probabilmente padre di entrambi i neonati, cui avrebbe nascosto tutto fino a un incontro in caserma, lo scorso 19 agosto.

Le voci in paese sulla possibile esistenza di complici e l’appello del sindaco

I magistrati che indagano su questo caso di cronaca nera vogliono chiarire se la ragazza abbia davvero fatto tutto da sola, come sembrerebbe, o se qualcuno possa averla aiutata a portare a termine il suo piano. Infatti, a Vignale in diversi ritengono che qualcuno fosse al corrente delle gravidanze.

A tal proposito il sindaco di Traversetolo, Simone Dall’Orto, ha lanciato un appello rivolto ai concittadini: “Chi sa qualcosa parli, è tempo di rivolgersi agli inquirenti”. Per il primo cittadino “qualsiasi dettaglio o confidenza passata, può essere utile a fare chiarezza”.